Dopo la posa in mattinata del campione dei parapetti sul tratto di Lungolago all’altezza del molo di Sant’Agostino, con il silenzio da parte dei rappresentanti della Regione e dell’amministrazione comunale, che sul posto non hanno rilasciato dichiarazioni, arriva il duro attacco dei consiglieri regionali comaschi Sergio Gaddi (Forza Italia) e Angelo Orsenigo (Pd), che commentano l’estetica e l’impatto delle nuove barriere che dovranno essere installate su tutta la passeggiata.
“Sinceramente più che nuovi parapetti mi sembrano recinzioni da cantiere – dice il consigliere Gaddi – Io non posso credere che sia un elemento compatibile con la bellezza e l’importanza del Lungolago della città, quindi dal mio punto di vista deve essere completamente ridisegnato. La nuova tecnologia potrebbe permettere di ricostruire in maniera identica i vecchi timoni, piuttosto che qualcosa che sia compatibile con la bellezza del paesaggio. E anche ci fossero eventuali onero o tempi che slittano, – conclude Gaddi – diventa tutto in subordine al fatto che sarà qualcosa che durerà per sempre, quindi non si può sbagliare. A questo punto, ci sono ancora i tempi per rivedere tutto dall’inizio. Forse è bene seguire questa nuova strada”.
“Tanto tempo per tanta bruttezza? – chiede il consigliere Orsenigo – Dopo tutti questi anni trascorsi in attesa di rivedere il lago, non ci saremmo mai aspettati queste orribili ringhiere che deturpano il nostro bel paesaggio! Forse sarebbe stato meglio il ‘modello Venezia’ senza protezioni, piuttosto che un ostacolo così brutto tra città e lago”.