Tutto tace, a una settimana di distanza e dopo diverse sollecitazioni dal Comune di Como non è arrivata una risposta sul trasferimento dei bambini dalla scuola dell’infanzia di via Varesina nell’edificio di Camerlata che un tempo ospitava il nido “Nuvoletta”. Ne parlavamo qui.
La struttura di via Varesina è destinata alla chiusura – come stabilito dall’amministrazione comunale – con trasferimento previsto per il prossimo anno scolastico. Ma – come spiegato dalle famiglie – ad oggi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale sullo spostamento e sembra anche che ancora nulla sia partito, in termini di lavori di adeguamento, negli spazi di Camerlata. I genitori si chiedono a questo punto dove dovranno portare i figli a settembre.
Non è escluso, ovviamente, che la chiusura estiva possa portare con sé gli annunciati lavori e che quindi a settembre tutto sarà inordine ma questo vuol dire che nei prossimi tre mesi le opere dovrebbero essere avviate, concluse, il trasloco fatto così da poter ospitare una sessantina di bambini (tra cui una ventina di nuovi iscritti).
Il tutto anche a fronte di un edificio, quello di via Varesina, che continua a riproporre i ben noti problemi di infiltrazioni, muffa e umidità. Lo scorso anno erano stati, infatti, eseguiti interventi tampone che, con le abbondanti piogge, non hanno tenuto e soltanto pochi giorni fa il personale ha dovuto spostare i bambini e chiudere un’aula.
Dal Comune nessuna risposta dopo una settimana
Ad oggi, una settimana dopo, le segnalazioni dei genitori da Palazzo Cernezzi non sono arrivate né rassicurazioni – che saremmo ben lieti di comunicare – né altre informazioni all’istituto comprensivo. Ai ripetuti tentativi di chiedere chiarimenti negli ultimi sette giorni si registra soltanto una mezza risposta dell’assessore alle politiche educative Nicoletta Roperto che si era limitata a dire: “Gli uffici stanno lavorando per dare seguito alle decisioni della giunta”. Tutto e niente. Le domande sono state, quindi, indirizzate all’assessore Maurizio Ciabattoni, Lavori Pubblici, che da lunedì spiega di dover fare il punto con il dirigente di riferimento e ad oggi, quasi tre giorni dopo, ancora non ha fornito indicazioni. Anche lo stesso sindaco, Alessandro Rapinese, fino a questo momento sul tema non è intervenuto.