(ANSA) – TRIESTE, 23 MAG – Nella nuova inchiesta su Unabomber sono stati concessi altri 60 giorni per il deposito i risultati della perizia decisiva. Un provvedimento che, però, sta determinando la decorrenza dei termini di prescrizione per tutti gli attentati meno uno, quello del 6 maggio 1996 a Porto Santa Margherita, a Caorle, in Veneto. Lo riporta il sito del quotidiano Messaggero Veneto ricordando che il il procedimento giudiziario è aperto alla procura di Trieste. La scadenza per presentare le perizie per capire se il Dna ricavato da vari reperti corrisponda o no a una delle 11 persone iscritte nel registro degli indagati dopo la riapertura dell’inchiesta, era fissato per sabato 24 maggio. Ma i periti stessi, Giampietro Lago, ex comandante del Ris di Parma, ed Elena Pilli, antropologa molecolare forense, hanno chiesto al gip di Trieste Flavia Mangiante, una proroga, stabilita in 60 giorni, riporta sempre il Messaggero Veneto. L’incarico era stato affidato a Lago e Pilli nel marzo 2023. Intanto, sono scaduti i termini di prescrizione per tutti gli attentati tranne quello di Caorle, quando deflagrò un ordigno nascosto sotto il tappo di una bottiglia con un messaggio e un infermiere, di Mestre, all’epoca 26enne, rimase ferito. (ANSA).