E’ ancora la bonifica a tenere in scacco la rinascita dell’area Ticosa di Como. Il piano economico finanziario atteso da Acinque, infatti, non tiene conto soltanto delle nuove tariffe della sosta cittadina, ma anche della ben nota ‘pulizia’ della ormai famosa “cella 3” dietro alla Santarella. Cosa non di poco conto se si considera che questo punto ha tenuto ferma al palo più di un’amministrazione.
“Se quel terreno non avesse avuto problemi di inquinamento non saremmo qui a parlarne – ha chiarito il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – è evidente che è un tema centrale e se questa situazione l’avesse sistemata qualche mio predecessore magari l’avremmo pagata un decimo rispetto ai costi attuali per questo tipo di procedura”.
A questo punto la domanda sulle cifre era inevitabile ma la risposta è legata alla tecnica di bonifica che si sceglierà di portare avanti. “I migliori professionisti d’Italia sono coinvolti in questa partita ma – aggiunge il primo cittadino – ci sono alcuni aspetti che lo stesso ministero deve chiarire. Noi lavoriamo a stretto contatto con tutte le autorità coinvolte: Arpa (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), amministrazione provinciale e Ats Insubria per dipanare questa matassa che da decenni attende una soluzione. Quel che posso dire – conclude Rapinese – è che si tratta certamente di una mia ambizione politica perchè io stesso quando passo da quella zona vedo che fa schifo ma stiamo cercando di lavorare nel pieno rispetto della legge. Sia ACinque che il Comune sono iperorientati a realizzare il progetto presentato”.
La presentazione del progetto nel 2024
Era il 30 gennaio del 2024 quando il piano di riqualificazione dell’area che prevede un parcheggio nello spazio un tempo occupato dalla tintostamperia era stato presentato in Comune. Allora si parlava di un investimento da 27 milioni di euro di cui 8 milioni soltanto per rimuovere il materiale contaminato, in tutto 5.400 metri quadrati da bonificare. Come detto oltra a definire i tempi resta da confermare la modalità. Per capire se si procederà con l’asportazione come avvenuto per la restante superficie.
Di fatto, quindi, la bonifica continua a incidere e non poco sui passaggi successivi. Oltre alla revisione delle tariffe della sosta in città che determinerà i futuri incassi per il gestore. L’azienda ha ribadito più volte la volontà di procedere in un’ottica di collaborazione con l’amministrazione.
Due grossi nodi da sciogliere, il primo però sembra molto più complesso del secondo, che stanno allungando i tempi rispetto alle previsioni iniziali.