Como, sale la temperatura al molo di Sant’Agostino. E non a causa del meteo. Ma della “guerra” dei barcaioli turistici, ossia le aziende che trasportano i turisti nei boat tour sul Lago di Como. Alcuni dei quali – riuniti in un’associazione – hanno presentato un esposto in Procura.
Questa attività è esplosa nel giro degli ultimi tre anni: si contano decine e decine di imbarcazioni, che danno vita a un giro d’affari molto redditizio. Basti pensare che un boat tour costa mediamente dai 150 ai 300 euro all’ora. I barcaioli si moltiplicano e, come spesso accade quando sul piatto viene servita una torta che fa gola a molti, nascono eccessi e problemi di convivenza. Evasione fiscale, discussioni e litigi tra operatori, sovraffollamento del molo, promoter che tentano di accalappiare clienti nonostante sia vietato da un’ordinanza del Comune.
Problemi che, secondo Pietro Peddone, presidente dell’associazione di categoria “Noleggio da diporto del lago di Como“, aumenterebbero con la decisione annunciata dal sindaco di Como Alessandro Rapinese: assegnare il molo di Sant’Agostino alla Guardia di Finanza e spostare i boat tour al pontile di viale Geno. Decisione contro la quale l’associazione ha presentato un esposto in procura.
“Il primo problema riguarda la sicurezza. – dice Peddone – Il pontile di viale Geno non è protetto da alcuna barriera o diga, è sottoposto all’effetto delle onde e del vento, il che crea un problema di sicurezza per i fruitori del servizio“.
Chi non rispetta le regole, aggiunge Peddone, in viale Geno sarebbe ancora più al riparo da occhi indiscreti. “Spostando lontano dalla cittadinanza il pontile, si darebbe un vantaggio a chi vuole operare nell’illegalità, a discapito di cui vuol esser onesto e trasparente. Parlo di evasione fiscale, di decoro e ordine pubblico. Già qui, davanti a cittadini, si sono registrati problemi relativi a risse, evasione e mancato rispetto regole. Figuriamoci cosa accadrebbe in viale Geno, in una posizione più defilata”.
L’associazione chiede non solo di poter restare a Sant’Agostino, ma anche che la zona – vista l’altissima concentrazione di attività di boat tour – sia presidiata dalle forze dell’ordine, unico deterrente contro comportamenti scorretti. Le multe da 50 euro ai promoter abusivi, dice Peddone, non servono a molto. “Ci sono venditori che fanno quello di mestiere e guadagnano mille euro al giorno: una multa da 50 euro costa meno delle tesse. Non serve a molto. Il posto va presidiato e dato in concessione alle aziende oneste”.