Le ginocchia sbucciate, le partite infinite di pallone. I vestiti sporchi d’erba, piccoli litigi che durano quanto un ghiacciolo che si scioglie al sole d’estate. Una mamma che sgrida, un piccolo pianto, il nome dell’amico urlato al vento.
Sono diapositive di bambini che giocano al parco. Immagini felici e spensierate che, a Capiago Intimiano, rischiano di finire chiuse a chiave nel cassetto dei ricordi, a causa di una disputa tra il Comune e un cittadino. Un cittadino al quale, i rumori del parco del Castello di Ariberto, danno fastidio. Molto fastidio. Al punto da trascinare il municipio in un contenzioso legale. Contenzioso che, a giorni, gli avvocati delle parti cercheranno di comporre con una mediazione.
Il parco del Castello di Ariberto è un gioiello di Capiago Intimiano, rinato grazie all’iniziativa del Comune e ai contributi della Fondazione Cariplo. Dove una volta aveva sede la Guardia di Finanza, ora trovano posto alberi curati, percorsi per camminare, un grandissimo prato, tettoie per godersi l’ombra e un parco giochi molto fornito. Il parco, oltre a essere una fondamentale polmone verde per cittadini e bambini, ha anche un valore aggiunto particolare: all’interno si trova il bar della cooperativa sociale Il Gabbiano, realtà d’eccellenza nel mondo della disabilità.
Il parco è già regolato con orari molto rigidi, poiché d’estate viene chiuso alle 20, quando ancora molti cittadini vorrebbero utilizzarlo. Quindi, evidentemente, al residente in questione danno fastidio i rumori diurni, quando tra l’erba e gli scivoli giocano i bambini.
Il Comune, per voce del sindaco Emanuele Cappelletti, in passato ha più volte ribadito di aver intenzione di difendere il parco come luogo di aggregazione sociale, pensato anzitutto per i più piccoli.
L’esito del contenzioso è tutt’altro che scontato, ma attorno alla questione sta nascendo un forte interesse nella popolazione di Capiago e non solo, dato che il parco viene vissuto anche da molti cittadini dei comuni limitrofi. Alcuni residenti stanno anche pensando di riunirsi in un comitato spontaneo a difesa del parco del Castello di Ariberto, con l’obiettivo di salvaguardarne il più ampio utilizzo da parte di tutta la popolazione. Adulti e, in primis, bambini.