Nuova vittoria delle famiglie contro il Comune di Como, la seconda in pochi giorni. Dopo quello sulla primaria Nazario Sauro, il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto anche il ricorso contro la chiusura della scuola materna “Luigi Carluccio”, presentato da un gruppo di genitori, sostenuti dall’associazione Nova Como e difesi dagli avvocati Giovanni Murgia e Ruggero Tumbiolo.
Le famiglie hanno impugnato le delibere della giunta comunale del 14 e del 23 ottobre 2024, con cui è stato approvato il riordino della rete delle istituzioni scolastiche, prevedendo la chiusura della scuola dell’infanzia di via Volta, già dall’anno scolastico 2025/2026.
Il Tar, così come per la sentenza che riguarda la scuola elementare di via Perti, cita il principio della competenza, che in materia di organizzazione dei servizi dovrebbe essere del consiglio comunale e non della giunta. Nel documento i giudici amministrativi ricordano di essersi già pronunciati sulla questione della competenza dell’organo consiliare affrontando il caso della chiusura dell’asilo nido Magnolia di via Passeri, con la sentenza del 13 dicembre 2024, che aveva dato ragione alle famiglie.
Il Tar dispone quindi l’annullamento delle delibere di giunta nella parte in cui si prevede la chiusura dell’asilo Carluccio e quelle con cui la Provincia di Como e la Regione hanno recepito il piano deciso dalla giunta. “Il ricorso va quindi accolto, con annullamento delle delibere impugnate – si legge nel documento – per incompetenza”.
“Si tratta di un’altra affermazione netta dei diritti delle famiglie e dei bambini – commenta Teresa Minniti, vice presidente di Nova Como – La scuola dell’infanzia Carluccio rappresenta un presidio educativo fondamentale nel cuore della città. Cercare di cancellarlo senza confronto e senza una base giuridica solida è stato un errore che oggi viene finalmente riconosciuto”.
“È una vittoria che ci riempie di orgoglio – dichiara Vincenzo Falanga, presidente dell’associazione Nova Como – Abbiamo camminato insieme ai genitori fin dal primo giorno, costruendo con loro una rete di solidarietà, competenza e impegno civico. Oggi il TAR conferma che le scelte sulla scuola non possono essere imposte con arroganza e superficialità”.
“La Carluccio è una scuola viva, radicata nella comunità, e ha ancora molto da dare alla città – aggiunge Maria Massara, vice presidente di Nova Como – Ora si rispetti la decisione e si riparta dal dialogo”.
Le famiglie chiedono che l’amministrazione rispetti il pronunciamento del Tar e garantisca la continuità didattica. “A settembre vogliamo essere lì, in via Volta, con i nostri bambini. – conclude Minniti – Nessuna esitazione è più accettabile”.