Ridurre i limiti di velocità per le imbarcazioni private a Como e nell’area del primo bacino del Lago. E’ la prima e più urgente richiesta emersa oggi dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, coordinato dal prefetto Corrado Conforto Galli per fare il punto sulle criticità legate alla navigazione e all’eccessiva presenza di imbarcazioni private nella stagione estiva.
L’incidente sabato scorso
La riunione, già fissata in precedenza, si è svolta all’indomani dell’incidente tra barche costato la vita sabato scorso a una turista in vacanza sul Lago con le amiche. Julina de Lannoy, 33 anni, originaria dell’isola caraibica di Aruba, era in barca con sei amiche quando, dopo la collisione con un’altra imbarcazione è caduta in acqua. Rapidi ma purtroppo vani i soccorsi. La procura di Como ha aperto un’inchiesta sull’incidente e sono ancora in corso gli accertamenti del reparto aeronavale della guardia di finanza, intervenuto in collaborazione con la squadra nautica della polizia e della guardia costiera.
Il comitato tecnico non è entrato nel merito dell’incidente, sul quale sono in corso le indagini, ma la tragedia è un’ulteriore conferma della situazione di pericolo segnalata anche dall’Aeroclub Como, che gestisce l’area di demanio aeroportuale e ha denunciato la difficoltà a garantire la sicurezza.
I rischi e le richieste
I partecipanti al Comitato hanno condiviso la necessità di intervenire per “assicurare l’effettuazione in sicurezza dei servizi di trasporto pubblico locale, ma anche l’incolumità di bagnanti e diportisti”. Il prefetto riporterà anche alle autorità regionale le criticità emerse in particolare sulle autorizzazioni alle attività di diporto, “avviando un confronto per individuare soluzioni in grado di coniugare sicurezza e attività imprenditoriale”. Condivisa “la necessità di adottare provvedimenti che stabiliscano una diminuzione dei limiti di velocità per le imbarcazioni private nello specchio lacuale antistante la Città di Como e nel primissimo bacino del lago”. “La navigazione in questa zona – è quanto emerso durante la riunione – è particolarmente insidiosa, soprattutto per le persone non esperte, per le caratteristiche del Lago e l’esponenziale numero di imbarcazioni presenti nella stagione estiva”.
Tra le iniziative decise oggi anche una capillare informazione per prevenire comportamenti pericolosi o potenzialmente letali e la sensibilizzazione dei privati affinché adottino comportamenti responsabili e le necessarie cautele per prevenire il verificarsi di incidenti.