“Il nome di Luigi Carluccio continua a vivere nella memoria della città, nelle istituzioni che rappresentiamo e nei cuori di chi crede nella giustizia e nella libertà”.

Con queste parole il questore di Como ha ricordato Luigi Carluccio in occasione della commemorazione del 44esimo anniversario della morte del brigadiere della Polizia di Stato, sacrificatosi a 28 anni nel tentativo di rendere innocuo un ordigno esplosivo collocato in viale Lecco, all’angolo con via Sacco a Como.
L’artificiere della Questura di Milano perse la vita in servizio il 15 luglio 1981 durante cosiddetta “notte dei fuochi”, con una serie di ordigni che furono piazzati in centro città. Il 20 settembre 2007, Carluccio è stato insignito della medaglia d’oro al Merito Civile “alla memoria”.
“Non celebriamo soltanto un eroe – ha aggiunto il questore Calì – ma anche un esempio, ricordando che la pace e la sicurezza di cui godiamo sono frutto di sacrifici come questo. Carluccio non è scomparso ma vive nel ricordo di chi resta e vivrà sempre nel cuore della comunità comasca”.
La cerimonia si è aperta alle 9.30 con la celebrazione di una messa nella basilica di S. Fedele.
Alle 10.15 un corteo si è poi spostato ai giardini di piazza del Popolo dove è stata deposta una corona di alloro al monumento in memoria del brigadiere.
Era presente il figlio di Luigi Carluccio, Alessandro, con i suoi familiari. A rappresentare le istituzioni il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e il sindaco della città, Alessandro Rapinese. Con loro autorità civili e militari ed esponenti delle forze dell’ordine del territorio.

La nota dell’Associazione nazionale funzionari di polizia
Il messaggio di Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia
Nel 44° anniversario della morte del brigadiere Luigi Carluccio, artificiere della Polizia di Stato ucciso a Como il 15 luglio 1981 durante il disinnesco di un ordigno esplosivo, l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia si unisce al commosso ricordo di un servitore dello Stato che ha sacrificato la propria vita per la sicurezza del Paese.
Carluccio fu barbaramente assassinato mentre tentava di disattivare una bomba artigianale collocata da un gruppo terroristico, nel pieno di un’azione eversiva che mirava a colpire lo Stato attraverso il terrore e la violenza indiscriminata.
Il brigadiere Carluccio fu vittima della “notte dei fuochi”, una serie di attentati terroristici realizzati dalle Brigate operaie per il comunismo, che colpirono la città di Como nel tentativo di fermare la costruzione del nuovo carcere. Il suo sacrificio rappresenta ancora oggi un esempio di coraggio, dedizione e senso del dovere.
L’associazione ringrazia il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e il questore di Como Marco Calì per aver voluto rinnovare solennemente, insieme alle autorità civili e militari, la memoria di Luigi Carluccio, rendendo onore a tutti i caduti della Polizia di Stato vittime del terrorismo.
Il loro esempio continua a vivere nel quotidiano impegno di chi indossa la divisa per servire lo Stato.