(ANSA) – ROMA, 22 LUG – "Un lavoratore di 64 anni è morto all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino a seguito di una caduta dall’alto. Secondo le prime informazioni, l’uomo che lavorava in subappalto sarebbe caduto, per cause ancora da chiarire, mentre operava sul tetto di un’officina". Così la Cgil di Roma e del Lazio. "Una tragedia – spiega il sindacato – per la quale esprimiamo il nostro cordoglio, che c’indigna profondamente e su cui chiediamo che si facciamo chiarezza nel più breve tempo possibile. La dinamica spinge a chiedersi se fossero presenti e correttamente utilizzati i dispositivi anticaduta, che hanno la funzione di arrestare le cadute accidentali dovute a qualsiasi motivazione e salvare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori". "L’incidente di oggi, purtroppo – sottolinea la Cgil – testimonia ancora una volta che è nella catena degli appalti e dei subappalti che si muore sul lavoro. Per questo continuiamo a mobilitarci affinché si cambino le regole degli appalti con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione delle committenti. Per fermare la strage sui luoghi di lavoro serve l’impegno di tutti, anche del sistema delle imprese, che non può restare a guardare. Nei primi 5 mesi dell’anno, nel Lazio, sono stati denunciati 17.925 infortuni sul lavoro, il 3,75% in più lo scorso anno mentre gli infortuni mortali accertati sono 29, un dato tragicamente superato dalla cronaca". (ANSA).