Tassa sulla salute per i vecchi frontalieri, ora la parola passa ai lavoratori. Regione Lombardia ha confermato l’applicazione della tassa sulla salute per i vecchi frontalieri, mentre i sindacati ribadiscono la contrarietà all’introduzione dell’imposta, che determina, tra l’altro, la doppia imposizione sui redditi da lavoro dipendente. Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale dei frontalieri della Cgil, ha aperto a un confronto sulla proposta della Regione di studiare un welfare aziendale e incentivare il personale sanitario nella fascia di confine.
Per le organizzazioni sindacali, in particolare, è fondamentale (e urgente) una fase di confronto con le lavoratrici e i lavoratori frontalieri. L’incontro dovrebbe concretizzarsi – fanno sapere i sindacati – entro il mese di settembre attraverso assemblee territoriali lungo il confine tra Italia e Svizzera. Il primo appuntamento fissato dalle organizzazioni sindacali nazionali e regionali è fissato per il prossimo 5 settembre alle 14.00, a Como.