(di Silvia Mosca) (ANSA) – SCANNO, 05 AGO – Un palazzo maestoso, simbolo della ricchezza storica di Scanno, ha un gemello oltreoceano. Palazzo Di Rienzo – con le sue due colonne in marmo liscio e lucente che incorniciano un imponente portone in legno intarsiato – è stato infatti replicato a migliaia di chilometri di distanza, negli Stati Uniti. A volerlo è stato Phil Tarullo, imprenditore italoamericano profondamente legato alle sue origini scannesi. Anni fa portò all’architetto di fiducia, a Louisville, in Kentucky, una foto dell’edificio appartenuto ai suoi nonni, chiedendogli di ispirarsi a quella facciata storica per costruire la propria casa. Un omaggio simbolico al borgo d’origine, ma anche un gesto di gratitudine verso i nonni emigrati in cerca di fortuna. "Quando si complimentano con me per il mio successo – racconta all’ANSA Tarullo, oggi Ceo dell’azienda Versa Designed Surfaces – rispondo che l’umiltà è tutto. Le chiavi del successo sono tre: il talento, le opportunità, che spesso dipendono dalla fortuna, e l’impegno. Quest’ultimo è nelle mani di tutti". È stato lui stesso a rivelare alla comunità la storia della "casa-gemella" durante il fine settimana appena trascorso, in un’occasione speciale: il matrimonio della figlia Elena con Mirza, giovane bosniaco. I due, residenti in Kentucky, hanno scelto Scanno, piccolo borgo a ridosso del parco nazionale d’Abruzzo, come tappa centrale delle nozze, per onorare le rispettive radici. Come abito da sposa, la venticinquenne Elena ha scelto il tradizionale completo scannese: trecce di seta bianca che scendono dal celebre "cappellitto", una "mantera" chiara con ricami dorati e un raffinato merletto al tombolo realizzato negli anni ’40, frutto di un intero inverno di lavoro da parte di un’antenata. Il borgo ha fatto da cornice a un emozionante tour fotografico tra vicoli e scorci resi celebri da Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli. Il tragitto si è trasformato in una piccola passerella: residenti e turisti si sono fermati per chiederle selfie, colpiti dall’eleganza e dalla fedeltà alla tradizione. Toccante anche la sosta davanti alle antiche case dei nonni, seguita da una festa multiculturale con balli, canti, musica scannese, classici italiani come "Nel blu dipinto di blu" di Modugno e brani travolgenti della tradizione americana. A pochi giorni dalla scomparsa di una delle ultime donne del paese che indossavano ancora con fierezza l’abito tradizionale, il gesto di Elena ha commosso profondamente Scanno. Il suo ritorno, dall’altra parte dell’oceano, ha reso visibile – e vivo – un legame che resiste nel tempo, tra generazioni e continenti. Ora gli sposi proseguono il loro viaggio in Bosnia, accompagnati dalla famiglia del Kentucky, per completare il tour delle celebrazioni nei luoghi delle loro radici. (ANSA).