La violenta rapina avvenuta a Milano quattro mesi fa ha portato nel carcere di San Vittore tre giovani residenti nel Comasco.
I fatti, ancora da ricostruire nel dettaglio, risalgono alla notte tra il 28 e il 29 marzo di quest’anno. La vittima, uno studente 22enne residente a Milano, avrebbe trovato per caso un giubbotto di pregio in strada nel quartiere di Rogoredo. Pensando che qualcuno lo avesse perso ha cercato nelle tasche elementi che potessero aiutarlo a risalire al proprietario per poterglielo restituire.
Effettivamente avrebbe trovato un biglietto con un numero di cellulare. Il giovane ha quindi deciso di provare a chiamare. Al telefono ha risposto un ragazzo con il quale si era accordato per la restituzione. Un appuntamento fissato, insolitamente, alle 5 del mattino in via Baroni nel quartiere di Gratosoglio. All’incontro però il giovane si è trovato di fronte non una ma ben cinque persone, di cui quattro incappucciate e alcune munite di spranga, l’unico a viso scoperto si è avvicinato per aggredirlo, picchiarlo e derubarlo – del giubbotto che voleva riconsegnare ma anche di quello che indossava con all’interno gli effetti personali – per poi lasciarlo a terra ferito.
Il 22enne è riuscito comunque a lanciare l’allarme e a chiamare i soccorsi. Il giorno dopo è andato dai carabinieri a sporgere denuncia. Le indagini su questa vicenda, dai contorni ancora da chiarire con precisione, hanno portato i militari – dopo l’esame delle telecamere, delle targhe e delle testimonianze raccolte – da Milano alla provincia di Como e precisamente alla stazione dei carabinieri di Lurate Caccivio. Il lavoro di ricerca e attività investigativa ha ricondotto ai tre giovani: un 21enne italiano e un 22enne dell’Ecuador residenti a Montano Lucino e un 20enne del Gambia residente a Como raggiunti nelle scorse ore dalle ordinanze di custodia cautelare in carcere per rapina. I tre si trovano ora a San Vittore.