Parla di “bellicosa crociata estiva del Comune di Como” e non nasconde la sua contrarietà all’approccio del sindaco Alessandro Rapinese e della sua giunta. Ancora una volta Sergio Gaddi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia nonché ex assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi, si scaglia contro l’amministrazione e in particolare contro l’ordinanza “anti-buttadentro” e lo fa dopo l’inasprimento delle sanzioni passate, dalla scorsa settimana, da 50 a 250 euro.
Con piglio ironico ma pungente scrive sui social: “E’ il solito atteggiamento amichevole verso i rischi orribili di quella contagiosa malattia chiamata cordialità. E perciò, siccome i problemi devono essere ingigantiti e mai risolti, per esempio moltiplicando i pontili, bisogna colpire duro chi offre un semplice e banalissimo servizio richiesto a gran voce da quei tipi strani che non amano passare la giornata in coda sotto il solleone”. Queste le parole usate da Gaddi per difendere la categoria sottolineando – in sintesi – che si va a proporre dei servizi e che il cliente può semplicemente rifiutare se non è interessato.
Quindi rincara la dose: “Tremendo, una vera emergenza” scrive ancora il consigliere regionale.
Insomma anche su questo fronte non c’è condivisione, anzi.
Il post è stato pubblicato a poca distanza dai controlli congiunti di polizia locale e polizia di Stato che ieri mattina in tre ore hanno elevato sanzioni per oltre 2mila euro. A dimostrazione che, a dispetto dell’ordinanza comunale, i promoter delle diverse attività erano comunque sul lungolago.
Peraltro vale la pena sottolineare che gli stessi colleghi del settore nautico di Como hanno ribadito in più occasioni di voler combattere la situazione che si è creata in città e che la sanzione sin da subito doveva essere più elevata.