L’annuncio in occasione della celebrazione di sant’Abbondio, patrono della città. Il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha dato l’atteso annuncio. Il Santo Padre Leone XIV, come comunicato dal Nunzio apostolico in Italia, ha disposto che il vescovo Oscar Cantoni prosegua ancora per un anno il suo ministero episcopale a servizio della Chiesa comense.
Il cardinale Cantoni oggi, primo settembre, compie infatti 75 anni. Come stabilito dal codice di diritto canonico: «Il Vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all’ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze».
Cantoni aveva presentato la sua rinuncia; la decisione di Leone XIV è stata di confermarlo alla guida della chiesa comasca ancora per un anno.
Il Cardinale comasco è nato a Lenno il 1° settembre 1950. Dopo aver frequentato il Liceo Classico al Collegio Gallio è entrato nel Seminario di Como per intraprendere i corsi di teologia. Il 28 giugno 1975 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale.
Durante il suo ministero sacerdotale ha svolto una serie di incarichi. E’ stato Responsabile dell’animazione vocazionale in diocesi, Collaboratore pastorale nella parrocchia S. Maria Regina a Como; Cappellano delle Suore presso il Collegio S. Chiara a Muggiò e Insegnante di Religione nelle scuole secondarie. Dal 1990 al 2005 è stato Direttore Spirituale nel Seminario diocesano. L’11 luglio 2000 è stato nominato Prelato d’Onore di Sua Santità. Dal 2003 al 2005 è stato Vicario Episcopale per il Clero di Como.
Il 25 gennaio 2005 Oscar Cantoni è stato eletto alla sede vescovile di Crema e il 5 marzo dello stesso anno ha ricevuto la consacrazione episcopale monsignor Alessandro Maggiolini.
Il 4 ottobre 2016 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Vescovo della diocesi di Como. Lo stesso Papa Francesco lo ha creato cardinale nel Concistoro del 27 agosto 2022.
Sabato, alla vigilia di Sant’Abbondio, nel suo discorso alla città, il cardinale Cantoni si era rivolto direttamente ai politici del territorio. Un invito chiaro, nel quale mette anche in guardia dagli “yes man”. “È sintomo di grande sapienza – ha detto il vescovo di Como – non far prevalere sempre se stessi e assolutizzare la propria singola visione”.
Ispirandosi ai recenti successi sportivi delle società del territorio ha parlato di un “Gioco di squadra che è il nostro essere comunità di vita, dove i ruoli di tutti sono rispettati e valorizzati, nessuno è escluso e si vince insieme, mai l’uno contro l’altro”.
Non è mancato un appello ai cittadini. “È motivo di gravissima preoccupazione la crescente indifferenza e la sfiducia, che si esprime anche nella scarsa partecipazione al voto – ha spiegato – Non si possono avanzare critiche, rivendicare pretese, né reclamare diritti, se non si è disponibili allo stesso tempo all’impegno dei doveri e alla partecipazione”.