La sfida tra Milan-Como cade proprio nei giorni in cui nello stadio di San Siro ci sarà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali. Da qui l’idea di trasferire la partita dell’8 febbraio dall’altra parte del mondo, in Australia a Perth.
Una decisione per nulla gradita ai tifosi lariani che avrebbero preferito vivere l’emozione della sfida nella scala del calcio o in alternativa in un’altra città più alla portata per gli spostamenti.
Si dovrà attendere la fine del mese per capire se questa idea possa concretizzarsi in una realtà. L’11 settembre la Uefa inizierà a pronunciarsi sulla decisione, poi ci sarà bisogno anche l’approvazione della Fifa per il via libera definitivo. La Lega di Serie A vorrebbe portare la partita in una Nazione che segue con attenzione le nostre squadre italiane. E proprio questa estate i rossoneri hanno giocato a Perth un’amichevole contro i padroni di casa finita 9-0 per il Milan.
Il presidente della Lega Calcio di Serie A, Ezio Simonelli è apparso ottimista sulla possibilità di portare le squadre di Max Allegri e Cesc Fabregas nella terra dei canguri e rispondendo a chi critica la decisione ha detto: “Si tratta solo di una partita su 380. Lì abbiamo una grande base di tifosi del calcio italiano, come Lega abbiamo responsabilità di aumentare la visibilità del prodotto nei Paesi in cui c’è domanda”.
Le critiche sulla scelta di giocare a Perth non sono arrivate solo dai semplici tifosi ma anche da Glenn Micaleff, commissario europeo allo Sport, che sul suo profilo X ha scritto: “Sono profondamente deluso dalle proposte di organizzare partite di campionato nazionale fuori dall’Europa. Esprimo la mia solidarietà e vorrei chiarire che starò dalla parte dei tifosi, in particolare di quelli spagnoli di Barcellona e Villarreal e degli italiani di Milan e Como”, ha scritto Micaleff. Perché non è solo la Serie A a voler emigrare all’estero; anche la Liga vorrebbe far disputare la partita tra i blaugrana e il “sottomarino giallo” negli Stati Uniti, esattamente a Miami.