Dodici sfollati a Blevio, dieci a Torno (tra cui la famiglia che ha visto l’auto seppellita dai massi e il giardino distrutto da fango e detriti), cinque a Como: è il bilancio della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sul territorio nella notte del 10 settembre. C’è chi ha trovato ospitalità dai parenti e chi, come sette persone che si trovavano a Blevio nel momento in cui il nubifragio lasciava il segno, non risiede in paese ma ha casa nel capoluogo lariano. Restano ingenti i danni a cui far fronte e le spese, ancora una volta, rischiano di essere un salasso. Tra cantine allagate, stanze sporche di fango e giardini devastati i lavori da fare (e i costi da sostenere) si preannunciano non di poco conto.
Maltempo, danni e sfollati tra Como, Blevio e Torno
A Blevio i residenti sfollati non rientreranno a casa ancora per diverse ore (o giorni). “Sono necessari ancora un giorno o due per revocare almeno in parte il provvedimento. Tra venerdì e sabato si spera possano tornare nelle loro abitazioni”, spiega il sindaco Alberto Trabucchi. La situazione più complessa, conferma, è a Meggianico, una frazione difficile da raggiungere con i mezzi e dove, di conseguenza, i residenti stanno pulendo le case e liberando le strade a mano, “armati” di secchi, scope e palette. Un’attività che, evidentemente, potrebbe allungare i tempi di ripristino, rallentando il tanto atteso ritorno alla normalità. Nella speranza che il territorio, questa volta, regga il peso delle piogge. Un territorio fragile, ormai è noto, dove troppo spesso – quando le precipitazioni si fanno più intense – i versanti si sgretolano, gli alberi si spezzano, le strade diventano fiumi.
A Torno, invece, gli sfollati non rivedranno casa almeno per dieci giorni, fa sapere il sindaco Rino Malacrida. Nelle valli del paese, a causa del maltempo delle scorse ore, resta interrotta fino a mercoledì prossimo la strada che collega le frazioni di Montepiatto e Piazzaga. Restano sfollati anche i cinque residenti di via Imbonati, a Como, che non rivedranno casa fino al termine delle operazioni di messa in sicurezza. Lo conferma l’assessore alla Protezione civile Michele Cappelletti. Oltre a via Imbonati, chiusa al traffico via Santa Marta, dal civico 8c fino al termine della strada.

Aumentano le spese
Intanto aumenta la conta dei danni. A Blevio si stima una spesa di 350mila euro per il pronto intervento, cioè per tutte le operazioni necessarie a scongiurare rischi imminenti. Tra queste, la pulizia delle strade e il ripristino delle briglie. Saranno da aggiungere, però, tutti i danni agli sfollati e alle proprietà comunali, oltre a una serie di altre possibili spese. A Torno, spiega il primo cittadino, i danni potrebbero addirittura superare i 2 milioni stimati a poche ore dalla frana.