Ha preso ufficialmente il via a Como l’anno scolastico 2025/2026, che questa mattina è stato inaugurato dal sindaco Alessandro Rapinese, accompagnato dal vicesindaco Nicoletta Roperto, in una delle scuole simbolo della città, la primaria “Nazario Sauro” di via Perti. Scuola che l’amministrazione comunale aveva deciso di chiudere nell’ambito del piano di razionalizzazione annunciato, ma che il Tar della Lombardia ha stabilito debba rimanere aperta. “Un simbolo di rispetto per la magistratura – ha detto Rapinese – che ha deciso che questa scuola debba rimanere aperta. Abbiamo deciso di inaugurare l’anno scolastico in una scuola pari a tutte le altre, a prescindere da questioni politiche”.
Durante l’inaugurazione un bambino della classe prima, composta da 9 alunni, avrebbe chiesto al sindaco le motivazioni alla base della sua volontà di chiudere la scuola. “Io non uso i bambini per fare politica – ha detto il sindaco – contrariamente ad altri che li usano come scudi umani per fare politica. Ho risposto al bambino che la cosa più importante nel mondo scolastico non sono i muri ma gli insegnanti e quelli non li tocchiamo. Continueranno a fare gli insegnanti, eventualmente sceglieremo scuole migliori dove potranno farlo”.
Il sindaco ha poi toccato la questione economica. “Sapere che in questa scuola ci sono più insegnanti che bambini, quando in Lombardia abbiamo 130mila buchi di cattedre, quindi insegnanti mancanti, mi fa ribollire il sangue. – ha dichiarato Rapinese – Ai comaschi dico, sappiate che ogni bambino in questa scuola costa 3 o 4 volte più che in una scuola privata. Io riscaldo una scuola per 60 bambini e 25 dipendenti. Potevano essere assorbiti dalla scuola di via Brambilla o dalle scuole adiacenti. Mi stanno sottraendo risorse – ha concluso – che avrei potuto impiegare altrove”.