(ANSA) – CAGLIARI, 19 SET – Avevano trasformato un circolo privato nel quartiere Mulinu Becciu di Cagliari in una vera e propria centrale per lo spaccio di droga, arrivando a minacciare e sequestrare chi rifiutava di lavorare per loro come spacciatore. Lo hanno scoperto in un anno di indagini gli investigatori della squadra mobile che hanno arrestato Christian Camba, di 44 anni, e Roberto Cocco, di 41, entrambi già noti alle forze dell’ordine. I due sono finiti ai domiciliari su richiesta della Dda di Cagliari con una ordinanza emessa dal Gip ed eseguita due giorni fa dalla polizia. Le indagini sono partite ad aprile dello scorso anno e sono state condotte con tecniche tradizionali e videoriprese che hanno consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di droga. Ma l’attività dei due non si sarebbe limitata a questo: "Le risultanze investigative hanno fatto emergere ulteriori ipotesi di gravi episodi criminali – spiegano dalla Mobile – tra i quali un sequestro di persona, che sarebbe avvenuto il 13 settembre 2024, ai danni di un uomo del posto". La vittima, secondo quanto accertato dalla polizia di Stato, sarebbe stata prelevata con la forza dalla propria abitazione e condotta all’interno del circolo, dove sarebbe rimasta segregata per circa otto ore, subendo una violenta aggressione tanto che riportò ferite guaribili in 30 giorni. Il sequestro, hanno spiegato gli investigatori, sarebbe stato realizzato per costringere la vittima a spacciare alle dipendenze degli indagati. Nel caso avesse rifiutato, i due secondo quanto ricostruito dalla polizia, lo avrebbero minacciato dicendo che doveva consegnare 500 euro al mese per poter continuare ad alloggiare nelle case popolari comunali. Gli arrestati sarebbero anche responsabili di un furto di una macchina cambiamonete contenente 1.500 euro, sottratta da una sala scommesse e di una rapina commessa nello stesso luogo: avrebbero minacciato un dipendente con un piede di porco e si sarebbero impossessati di 2.389 euro contenuti in due slot machine. (ANSA).