The European House Ambrosetti presenta lo “Studio strategico territoriale. Il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna: una visione di co-sviluppo”. Un’assemblea congiunta, quella tra Confindustria Como e Confindustria Lecco-Sondrio, per ribadire la necessità di valorizzare i territori, renderli sempre più attrattivi e rispondere alle sfide di un futuro che è sempre più imminente.
“Mai come in questi ultimi due anni e mezzo il Governo ha investito sulla digitalizzazione dei territori, sorattutto delle amministrazioni locali. Solo per la digitalizzazione dei comuni delle provincie di Como, Sondrio, Lecco abbiamo investito più di 60 milioni di euro“, ha ricordato il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, il comasco Alessio Butti.
L’obiettivo è individuare le azioni prioritarie per le tre province e delineare progetti-guida. Le imprese devono puntare sull’innovazione e sulla sostenibilità, oggi più che mai. “Non possono restare indietro, c’è un Governo molto attento nell’investimento in innovazione, ci sono anche dei fondi che vogliamo spendere nel mdoo migliore per i territori. occorre che anche il modno privato dell’impresa capisca la necessità di adeguare i profili formativi. Adeguarare la formazione al futuro è la sfida piàù importante. Penso però che un territorio molto proattivo come questo possa lavorare attivamente”.
Un territorio, quello che unisce le province di Como, Lecco e Sondrio, che conta quasi 80mila imprese attive, pari al 9,6% del totale regionale. Como, in particolare, incide per più della metà del totale di imprese attive nell’area compresa tra Lario, Valtellina e Valchiavenna (54%). Seguono Lecco (29%) e Sondrio (18%). Il settore metallurgico e siderurgico, la meccatronica, il mondo della moda e dell’arredo, fino all’agrifood e al turismo: sono queste, stando a quanto è emerso nel corso dell’assemblea, le competenze in cui le tre province fanno la differenza.
Le parole dei presidenti di Confindustria Como e Confindustria Lecco Sondrio
“Ci sono delle problematiche che dobbiamo risolvere insieme”. Comincia così il discorso del presidente di Confindustria Como, Gianluca Brenna. “Le sfide che ci aspettano sono così rilevanti che dobbiamo provare ad affrontarle congiuntamente. Altrimenti, questo è il nostro timore, i territori singolarmente rischierebbero di non mettere in campo le risorse che servono per affrontare questi problemi con il dovuto impegno”, spiega ancora il presidente di Confindustria Como.
“La dinamica dei problemi che le imprese del nostro territorio devono affrontare hanno subito una brusca accelerazione”, sottolinea Brenna. “Dalla crisi finanzaria alle guerre, ma non solo: sulle imprese incombono problemi di lungo periodo, come quello demografico o la necessità di reclutare giovani che si innamorino dei settori più attivi nel nostro territorio e siano disposti di giocare qui il loro futuro professionale. Oggi ci troviamo ad affrontare delle situaizoni contingenti particolarmnete difficili su cui abbiamo bisogno di strumenti che aiutino le imprese nel breve”. In occcasioone dell’incontro organzizato questa mattina ci soffermiamo su problematiche di medio-lungo termine, in cui abbiamo ancora il tempo di programmarci e indirizzare il territorio vero le sfide del futuro”.
Si tratta, aggiunge Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, di “un’area molto coesa, con tanti punti di contatto e tante specificità, che è bello che ci siano e sono ricchezza. Con tanti elementi che possono essere messi a fattor comune. La necessità hanno il dovere di riprogettarsi. Riflettere sui punti in comune e su come rendere ancora più coesa questa vasta area è un grande valore per tutti e un’occasione per riprogettare il territorio”.
Le parole del ministro Salvini
Presente per l’occasione anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “È un territorio che conosco e che amo, la cui voce porto al Ministero”, dichiara il leader del Carroccio.
Nei prossimi giorni, ricorda ancora il ministro Salvini, uscirà un bando per rifare le strade nei comuni sotto i 5mila abitanti. “Investiamo altri 12 milioni di euro, che si uniscono ai 40 milioni con cui abbiamo aiutato più di 300 comuni in due anni”, spiega.“I tanti comuni comaschi, lecchesi e valtellinesi con mille o duemila abitanti se non li aiuta il governo, non li aiuta nessuno”, ha sottolineato ancora Salvini.