Il termine “cesso” utilizzato dal sindaco di Como Alessandro Rapinese in consiglio comunale per definire le scuole “Nazario Sauro” di via Perti e “Corridoni” di via Sinigaglia ha scatenato la reazione furiosa delle opposizioni e addirittura un esposto alla prefettura.
“Si tratta di luoghi in cui i nostri figli vengono educati, socializzano e crescono. – commentano Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – Un atteggiamento assolutamente indegno per chiunque, figuriamoci per un sindaco. L’aspetto più grave di questa vicenda è il pessimo esempio che viene dato ai bambini, che dovrebbero guardare al sindaco come a un modello di rispetto e di responsabilità, non come a un adulto che offende scuole, famiglie e docenti”.
Sulle parole usate da Rapinese, il dirigente di Forza Italia ed ex consigliere comunale Luigi Bottone ha presentato un esposto alla prefettura di Como. “Non è la prima volta che il sindaco ha atteggiamenti poco conformi all’educazione civica. – si legge nel documento – Il comportamento di un primo cittadino deve essere rigorosamente improntato alla correttezza, all’onestà, all’uso di un atteggiamento consono con il ruolo ricoperto e mai offensivo. Le parole espresse hanno un “peso” ben differente da quelle dette da un normale abitante di Como”. Bottone chiede dunque di richiamare il sindaco “all’uso di un’etica più elegante e conforme al ruolo ricoperto”.
A scatenare la reazione delle opposizioni, anche la decisione di abbattere le scuole “Corridoni” e “De Calboli” per costruire due parcheggi. “Decisione presa dalla maggioranza senza ascoltare la cittadinanza – commenta il Pd di Como – Al netto del solito spettacolo indecoroso fatto di offese, provocazioni, servilismo, deliri di onnipotenza, ciò che davvero è incredibile è l’errore sostanziale che l’amministrazione sta attuando. Pensare di confinare l’istruzione in spazi sempre più ristretti e senza servizi adeguati vuol dire impoverire la città, renderla sempre più vuota e meno attrattiva per le famiglie”.
“Non possiamo accettare che le scuole siano sacrificate per altri scopi, anche se importanti come la realizzazione di parcheggi. – interviene Elena Negretti, capogruppo della Lega in consiglio – I bambini e i parcheggi sono due esigenze diverse che richiedono soluzioni diverse e non possono essere messi sullo stesso piano. Chiediamo all’amministrazione comunale di trovare soluzioni che bilancino le esigenze dei cittadini. – conclude Negretti – Siamo pronti a scendere in piazza per difendere i diritti dei bambini e per chiedere le dimissioni di un’amministrazione che ha dimostrato di non essere in grado di ascoltare e di rappresentare i bisogni dei comaschi”.