Rivoluzione parcheggi a Como, le novità volute dal sindaco Rapinese sulla sosta residenti continuano a fare discutere (prima ancora di entrare in vigore). E così dopo Europa Verde, che attraverso la portavoce regionale Elisabetta Patelli ha parlato di “un Far West della sosta”, è il turno dell’ex consigliere comunale Luigi Bottone.
Sosta residenti a Como, l’esposto al prefetto dell’ex consigliere comunale Luigi Bottone
Le intenzioni del primo cittadino sono chiare: a Como i posti gialli fuori dalla Ztl sono destinati a sparire. Verranno sostituiti da strisce blu, con una tariffa però decisamente più alta delle altre e, soprattutto, estesa alle 24 ore per “disincentivare la sosta prolungata e garantire spazi sempre liberi ai residenti”. L’annuncio è arrivato in consiglio comunale e la città resta in attesa di una delibera specifica. La decisione, tuttavia, alimenta le polemiche, come il Comune aveva già previsto.

L’ex consigliere Luigi Bottone ha presentato un nuovo esposto al prefetto contro il sindaco e la nuova sosta per i residenti, contestando le dichiarazioni poste in consiglio comunale lunedì scorso. “Differenti sentenze del Tar – precisa Bottone – hanno stabilito l’illegittimità dell’aumento indiscriminato delle tariffe della sosta da parte dei Comuni”, in quanto il costo del parcheggio deve basarsi su una serie di fattori oggettivi, come l’eventuale presenza di particolari luoghi di interesse o attrazione, che possano legittimare prezzi più alti. “In mancanza di una adeguata istruttoria che valuti i dati oggettivi coinvolti – dichiara Bottone – l’aumento del ticket relativo al pagamento del parcheggio diventa semplicemente una sorta di sanzione per l’uso del veicolo privato”.
Sosta per i residenti e multe più alte, la posizione di Bottone
Spazio poi alla questione multe. “Il sindaco – ricorda ancora l’ex consigliere comunale – dice che grazie al nuovo regolamento le sanzioni per divieto di sosta potrebbero arrivare a 150 euro”. Un’informazione “falsa”, secondo Bottone, in quanto “l’amministrazione comunale non può in alcun modo modificare/influenzare/alterare una legge nazionale che fa riferimento al codice della strada”. In sostanza, sostiene Bottone, il sindaco non può aumentare le sanzioni della sosta in base al proprio regolamento, partendo “da una soglia di 72 euro per arrivare fino a 150 euro”.
Riassumendo: per l’ex consigliere comunale di Como, le dichiarazioni del sindaco Rapinese sono scorrette, forvianti e non rispettose del codice della strada (soprattutto sul fronte sanzioni). Il primo cittadino, a detta di Bottone, non avrebbe la facoltà di alzare a proprio piacimento la sosta degli stalli blu. Le azioni del sindaco, conclude l’ex consigliere, sono “discriminatorie” nei confronti dei cittadini e rischierebbero di creare “danni economici”.







