Variante della Tremezzina, la maxi opera che permetterà di bypassare la Statale Regina, la trafficata arteria vista lago, continua a fare discutere ed è di nuovo scontro politico. Questa volta tra il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, la comasca Chiara Braga, e l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, il comasco Alessandro Fermi. Ma andiamo con ordine.
Variante della Tremezzina, Braga contro Salvini: “Pensa solo al Ponte sullo Stretto, un progetto insostenibile e dannoso”
Anas assicura che l’obiettivo è lavorare 7 giorni su 7, con un incremento di maestranze in cantiere e di mezzi impegnati nel trasporto merci. In attesa del nuovo cronoprogramma, che si spera possa arrivare entro Natale, l’obiettivo è procedere a pieno ritmo con i lavori a partire da gennaio. Lo chiedono le amministrazioni locali e, soprattutto, i cittadini. Eppure il futuro della variante della Tremzzina, tra dubbi e speranze, divide la politica.
Mentre il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini assicura che il progetto resta tra i più seguiti, l’onorevole Chiara Braga incalza: “Ma perché – domanda la capogruppo del Pd alla Camera – invece di dedicare, peraltro senza successo, tutto il suo tempo e le sue energie al Ponte sullo Stretto non impegna un decimo di quel tempo e di quelle energie per garantire la piena ripresa dei lavori nei cantieri della variante della Tremezzina, la cui realizzazione è ampiamente in ritardo?”. “Un’opera – ricorda Braga – che è strategica per la viabilità del Lago di Como”. Al contrario, il Ponte sullo Stretto viene definito “un progetto insostenibile, pieno di criticità e capace solo di drenare miliardi di risorse pubbliche dei cittadini, anche lombardi”.
La risposta di Fermi
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale Alessandro Fermi, che da sempre segue da vicino il cantiere della Tremezzina. Si è detto “incredulo e stupito” di fronte alle dichiarazioni dell’onorevole Chiara Braga, che – prosegue Fermi – “dovrebbe conoscere quali siano state le criticità di questo cantiere, tecniche e indipendenti da responsabilità politica”. “Se il cantiere si sta rimettendo in moto – sottolinea ancora l’assessore regionale – è anche grazie al fatto che il Ministero non solo considera questa opera prioritaria, ma ha anche messo a disposizione ulteriori risorse”.
E ancora: “Io ho partecipato a tutti gli incontri e ai sopralluoghi: ricordo in molti di questi la presenza, fisica o in collegamento, del ministro Salvini, ma non ricordo di aver mai visto l’onorevole Chiara Braga”. “Capisco anche le polemiche – conclude Fermi – purché non si basino su presupposti falsi”.
La replica di Braga
A stretto giro è arrivata la replica dell’onorevole Chiara Braga, che risponde così alle dichiarazioni dell’assessore regionale Alessandro Fermi: “Evidentemente Fermi si ricorda male. Alle riunioni che contano ci sono sempre stata. Ho sempre partecipato a tutti gli incontri istituzionali a cui sono stata invitata, anche da remoto quando è stato necessario”.
“È vero invece – prosegue la Braga – che non ho preso parte alle passerelle, perché non ho mai condiviso l’impostazione propagandistica che Salvini e la Lega hanno dato a certi momenti pubblici, soprattutto considerando i mesi di ritardo accumulati nei lavori e i continui sforzi fatti dal territorio unito per cercare di sbloccare i cantieri. Le passerelle le lascio volentieri agli altri”, conclude il capogruppo del Pd alla Camera.
 
  
  
 





