Lotta a quelli che il sindaco aveva definito “bifolchi che lasciano in giro le pattumiere”: gli incivili non mancano e, va detto, contro la maleducazione di alcune persone c’è poco da fare. O meglio, servirebbero sanzioni più dure. Lo sottolinea a Etg+ Sindaco il primo cittadino di Como, Alessandro Rapinese.
Como, sporcizia in via Magenta. Il sindaco: “15mila euro di multa e vedi che questi idioti la smetterebbero”
Sollecitato da una telespettatrice residente in via Magenta, che definisce “una discarica a cielo aperto“, il sindaco risponde senza troppi giri di parole: “Se in Norvegia, in Olanda o in Spagna queste cose non succedono è perché evidentemente ci sono persone che non fanno queste cose o perché la legge permette di dare una lezione esemplare a quelle sottospecie di essere umani che si divertono a buttare i rifiuti per terra”.
“Abbiamo messo fototrappole in diverse zone della città, ma sono fisse, non mobili, e ogni installazione deve essere comunicata al garante della privacy“, ricorda il primo cittadino. Insomma, una burocrazia non di poco conto. Ma, per limitare davvero queste situazioni (spiacevoli) che deturpano la bellezza della città e causano più di qualche disagio a chi quei quartieri li vive tutti i giorni, “sarebbe sufficiente dare una lezione che gli incivili possano ricordare per la vita. Per esempio, 15mila euro perché butti per terra i rifiuti e vedi che questi idioti la smetterebbero“.
Le fototrappole, lo ricordiamo, nei primi cinque mesi di attività hanno “incastrato” quindici trasgressori, con tanto di immagini diffuse dalla polizia locale di Como che immortalano automobilisti e motociclisti mentre gettano i rifiuti per strada, in particolare in via Rienza, in via Somigliana e in via Bixio.






