“Per favore non chiamatelo investimento, è spreco di denaro pubblico”: duro attacco del presidente del consiglio d’Istituto Como Borgovico Simone Molteni all’amministrazione comunale, che con una variazione di bilancio e l’aggiornamento del programma triennale dei lavori pubblici 2025/2027, ha stanziato ingenti somme per la riqualificazione di alcuni edifici scolastici.
L’investimento più consistente, di 2 milioni di euro, riguarda gli interventi per l’ampliamento del plesso Ugo Foscolo di via Borgovico, ossia la scuola dove, secondo le intenzioni dell’amministrazione, dovrebbero confluire gli studenti della primaria Corridoni dopo la chiusura e l’abbattimento dell’edificio annunciati dalla giunta.
“La concertazione con gli istituti scolastici è prevista per legge, oltre che dettata dalla logica più elementare. – dice Molteni – Il Comune è proprietario di tanti immobili, ma solo chi li usa ogni giorno conosce esigenze e problemi che man mano si presentano. Ogni piano di razionalizzazione che non prenda in minima considerazione i pareri di chi li vive porta per definizione allo spreco di denaro pubblico. I consiglieri comunali che hanno votato il piano scuole non han fatto nemmeno un sopralluogo. – sottolinea Molteni – E questo nonostante si fosse segnalato fin dall’anno scorso che i dati sull’occupazione delle scuole del comune erano totalmente sbagliati. Gli istituti hanno segnalato in ogni modo che le chiusure previste farebbero perdere i laboratori e addirittura le aule di sostegno per gli alunni più fragili e andrebbero sprecati tutti gli investimenti effettuati con risorse pubbliche (come PNRR) e comunali. Da mesi attendiamo risposte dalla vicesindaco Roperto, che non ha mai fatto sentire la propria voce. – prosegue Molteni – Ci è stato raccontato a inizio settembre che non c’erano i pochi soldi necessari al rivestimento della Corridoni e ora ci sono 2 milioni per lavori inutili alla Foscolo? Manca sia la visione che la programmazione – conclude il presidente del consiglio d’Istituto Como Borgovico – Questo progetto non può portare che a spreco perché ogni spazio deve essere disegnato sulle specifiche funzioni. Evitiamo questo continuo procedere a tentoni perché il risultato sarà solo quello di peggiorare le cose e sprecare risorse preziose. Contestiamo con forza che si parli di razionalizzazione. Qui vediamo solo improvvisazione, spreco di risorse pubbliche e poca considerazione per chi paga le tasse”.





