“Comaschi datemi retta: aprite gli occhi. Decidete voi se il futuro del lago sarà una bella cartolina che faccia da sfondo a un lettino bordo piscina o ancora la vostra meravigliosa, amata e dolcissima casa”. Marco Magnifico, presidente del Fai-Fondo per l’ambiente italiano, lancia un accorato appello ai cittadini lariani. Anzi, ai suoi concittadini, visto che Magnifico è nato a Como nel 1954.
Lo fa attraverso il Corriere della Sera, che sulle sue pagine ha documentato una serie di interventi urbanistici previsti sulla sponda orientale del ramo comasco del Lario.
“Io non posso credere – aggiunge Magnifico – che nel profondo del vostro animo non siate preoccupati nel pensare a quale futuro vadano incontro il vostro lago, i vostri paesi e le vostre comunità, sempre più assediati — se non addirittura soffocati, come è già successo per esempio a Capri o ai borghi delle Cinque Terre — da masse incontrollabili di turisti di ogni tipo, provenienza, tasca, cultura, educazione, necessità”.
Magnifico cita Re Mida, che arrivò a trasformare ogni cosa che toccava in oro, per poi morire di fame. “Le vostre rive – aggiunge ancora rivolgendosi ai comaschi – infatti, le vostre case, i vostri paesi, i vostri specchi d’acqua, le vostre ville storiche, gli spazi vitali… la vostra stessa aria che da sempre suscitano l’ammirazione del mondo intero hanno negli ultimi anni assai ingolosito anche tanti, tantissimi investitori sia italiani che non, che hanno visto in quei vostri tesori tante belle potenziali pepite per le loro tasche molto spesso straniere”.
Il monito finale è perentorio. “Vi stanno recidendo le radici sotto al naso; ma un albero senza radici muore, come Re Mida a causa del troppo oro, anche se le tasche più capienti sono quelle di coloro ai quali del vostro lago non frega proprio nulla; ma se a voi come sono certo, sta a cuore, datemi retta: aprite gli occhi”.





