Il campionato del Como riprende lunedì con la trasferta di Torino, i lariani scendono in campo alle 18.30 nella sfida contro i granata, che sarà arbitrata da Kevin Bonacina.
Tra i lariani da valutare le condizioni dei giocatori reduci dagli impegni con le Nazionali. La certezza riguarda l’infortunio di Assane Diao, che era in Senegal con la squadra del suo Paese e si è fermato per una lesione muscolare di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Diao ha già iniziato il percorso terapeutico previsto. I tempi di recupero devono essere definiti.
Uno sguardo al passato
Una gara con molti e ricorsi al passato. Quella con il Torino per gli appassionati lariani non è una partita come tutte le altre.
Il primo pensiero va a Luigi “Gigi” Meroni, nato Como Il 24 febbraio del 1943, uno tra i calciatori più amati, apprezzato anche da chi non lo ha mai visto giocare ma ne ha apprezzato la storia, anche in tempi recenti.
La prematura e tragica scomparsa il 15 ottobre del 1967 a Torino, con Meroni travolto mentre stava attraversando la strada, corso Re Umberto. Era una domenica. Il giocatore lariano militava con i granata – dopo i primi calci all’oratorio di San Bartolomeo e le esperienze con Como e Genoa – e quel giorno la sua squadra aveva battuto la Sampdoria per 4-2.
Una vicenda che va ad inserirsi nella storia dolorosa del Torino. Molti tifosi che piansero per la scomparsa di Meroni erano infatti gli stessi che il 4 maggio del 1949 avevano assistito alla tragedia del Grande Torino, l’invincibile squadra che visse il suo tragico epilogo con lo schianto sulla collina di Superga al ritorno da una trasferta in Portogallo. Tragica coincidenza, il pilota dell’aereo si chiamava Pierluigi Meroni, era originario di Milano, e fu tradito da un altimetro difettoso. Nato nel 1915, era stato un eroe di guerra, con quattro medaglie al valore militare.
Venendo a tempi più recenti a metà anni ‘70’ si ricorda una fugace comparizione del Como in serie A nel torneo 75-76. Nella squadra lariana, pur senza molta gloria, anche il grande Paolo Rossi. Quell’anno lo scudetto fu vinto proprio dal Torino allenato da Gigi Radice e della coppia dei gemelli del gol composta da Paolo Pulici e Francesco Graziani.
Infine, da ricordare un incrocio negli anni 80, con la rete di un giocatore azzurro sempre amato da tutti i sostenitori biancoblù, Stefano Borgonovo. L’attaccante scomparso nel 2013 per la Sla il primo dicembre del 1985, quaranta anni fa, segnò al Sinigaglia la prima rete del Como nella gara con il Torino terminata 1-1. Un Como che al ritorno avrebbe poi vinto per 3-1 in trasferta: fu la prima vittoria in assoluto dei lariani sul campo dei granata con gol di Maccoppi, Corneliusson e Tempestilli. Chissà che non possa essere di buon auspicio per la gara di lunedì sera.






