Sgombero dei locali del Carducci di Como: lo scontro tra l’associazione e il Comune non è ancora finito.
Lo scorso 19 novembre (QUI I DETTAGLI) dopo l’ennesimo round nelle aule di giustizia (a favore questa volta del Comune di Como), il sindaco Alessandro Rapinese si era concretamente ripreso i locali di via Cavallotti con uno sgombero lampo.
Oggi, l’avvocato Massimo Forgione – che insieme con Maria Cristina Forgione, presidente del Carducci, rappresenta l’associazione – scrive ai giornali per comunicare due provvedimenti del Tar di Milano che intervengono su questo sgombero.
“Il primo – spiega Forgione – inibisce al Comune di Como di toccare o rimuovere qualsiasi oggetto appartenente all’associazione posto al civico 5. Il Tar non ha potuto sospendere lo sgombero sul civico 5 solo perché il Comune aveva posto in essere immediatamente l’azione di sgombero. Se la cosa non fosse stata così repentina – aggiunge Forgione – molto probabilmente anche lo sgombero sarebbe stato sospeso. Il secondo sospende lo sgombero al piano terra del civico 7. A gennaio – conclude l’avvocato del Carducci – vi sarà l’udienza che coinvolgerà tutta la struttura”.






