Giornata di disagi, soprattutto per chi utilizza i treni e il trasporto pubblico locale, ma anche per chi ha preferito utilizzare l’auto per evitare di prendere i mezzi a causa dello sciopero generale indetto per l’intera giornata lavorativa dalla Cgil contro la manovra di bilancio definita “ingiusta”. Un’agitazione che ha coinvolto tutti i settori pubblici e privati. Interessati anche i servizi legati alla sanità, alla scuola e alla pubblica amministrazione. Contenuti, secondo quanto riferito dall’Asst Lariana, i disservizi negli ospedali del territorio, dove comunque sarebbero saltati degli interventi programmati.
Giornata molto complicata per i pendolari e i viaggiatori del trasporto ferroviario. I disagi, annunciati, sono arrivati puntuali, con ritardi e cancellazioni. Critica, in mattinata, in particolare la circolazione sulla linea Como-Saronno-Milano. Sul sito di Trenord, l’avviso “I treni possono subire cancellazioni e variazioni di percorso per le ripercussioni dello sciopero”. Alla stazione di Como Lago, questa mattina sugli schermi si leggeva una lunga lista di treni soppressi. Stesso scenario nel pomeriggio alla stazione Como San Giovanni, dove tutti i treni risultavano cancellati.
Venerdì difficile anche per chi utilizza gli autobus di Asf tra Como e provincia. Secondo quanto riferito dalla società di trasporti su gomma, l’adesione allo sciopero è stata variabile nelle varie zone di servizio: dal 10% nelle località del lago come Menaggio al 30% nel capoluogo, fino al 50% a Cantù. Erano a rischio le corse dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 al termine del servizio.
Questa mattina, il corteo annunciato e organizzato dalla Cgil, è partito da Porta Torre per arrivare in piazza Verdi, dove è stato allestito un palco per gli interventi dei rappresentanti territoriali del sindacato.


Traffico intenso, per tutta la giornata, nel capoluogo. Inevitabili i disagi, con lunghe code nelle principali arterie della città, sia a causa di chi ha preferito utilizzare l’auto per evitare i mezzi pubblici, sia a causa del corteo di questa mattina.
La nota della Cgil Como
La Cgil con lo sciopero generale di otto ore di oggi ha chiesto al governo un cambio di passo su fisco, salari, pensioni, giovani, politiche industriali e stato sociale. Anche a Como tante lavoratrici e tanti lavoratori hanno aderito allo sciopero e partecipato alla manifestazione che è partita da Porta Torre e si è conclusa in piazza Verdi. Circa 500 i manifestanti che hanno percorso le vie del centro e si sono simbolicamente fermati anche nello spazio tra la scuola Sauro e Palazzo Cernezzi per un passaggio critico sulla scelta del sindaco di Como, che la Cgil ha fermamente contestato, di chiudere alcune delle scuole pubbliche della città. In piazza Verdi per le conclusioni sono intervenuti il segretario generale della Cgil di Como, Sandro Estelli, delegate e delegati sindacali, pensionate e pensionati. Ha chiuso la manifestazione la segretaria generale della Cgil Lombardia, Valentina Cappelletti, il cui intervento si è concentrato sull’aumento delle spese militari stabilito dalla legge di bilancio 2026 contro un disinvestimento su capitoli come sanità, istruzione, assistenza.





