Un colpo di scena inatteso e certo non gradito ai tifosi, che non hanno nascosto la loro irritazione, e anche a chi, come mister Cesc Fabregas, allenatore del Como, non ha mai nascosto la sua contrarietà. Il presidente della Lega di Serie A Ezio Maria Simonelli è stato perentorio. Intervistato alla vigilia della Supercoppa in Arabia, ha spiegato che Milan-Como andrà in scena a Perth, in Australia, il prossimo 8 febbraio.
La criticità principale, che aveva bloccato il progetto, è stata superata. In pratica la Federazione Asiatica aveva chiesto di far dirigere il match ad un arbitro locale e non italiano. Stesso discorso per la regia del Var. Una condizione imposta che la Lega di Serie A ha deciso di accettare anche dopo aver ricevuto garanzie da Pierluigi Collina sulla qualità dei fischietti asiatici.
Manca ancora l’accordo relativo ai marchi, visto che la stessa Federazione asiatica non vorrebbe vedere pubblicizzato quello della Lega italiana, ma a questo punto non pare un ostacolo insormontabile, visto l’ottimismo di Simonelli.
Formalmente devono comunque arrivare i nulla osta della Fifa e della Federazione asiatica.
Milan e Como ora dovranno giocoforza organizzare, oltre alla trasferta, un lavoro specifico di preparazione. A febbraio a Perth sarà estate, con un fuso orario di +7 ore rispetto all’Italia. In quel periodo la temperatura media della città australiana oscilla tra i 20 (minima) e 31 gradi (massima). Quindi servirà anche una partenza anticipata per consentire ai giocatori di acclimatarsi. Il viaggio in aereo per raggiungere Perth è di 15-20 ore. L’impianto in cui sarà disputato il match è l’Optus Stadium, con una capienza di oltre 60mila posti.
Sicuramente saranno favorevoli a questa trasferta i tanti italiani che abitano a Perth, con una comunità radicata con molti imprenditori di successo. E non è da escludere anche una presenza di tifosi del Como che potrebbero raggiungere l’Australia dall’Indonesia, il Paese della proprietà del club lariano. Un viaggio nemmeno troppo lungo: chi parte dalla capitale Giakarta impiega circa quattro ore. La società non ha mai nascosto di essere pienamente favorevole a questa trasferta che i tifosi hanno sempre contestato e che non piace anche a Cesc Fabregas. Il tecnico aveva commentato con soddisfazione, negli scorsi giorni, l’ipotesi di giocare a San Siro e di non partire per l’Australia. Soluzione che malvolentieri ora dovrà per forza di cose accettare.








