Sembra un iter infinito e soltanto ora, dopo tre anni e mezzo, qualcosa finalmente si muove per l’intervento di rifacimento della scala di accesso alla scuola media Parini di via Gramsci a Como. L’ingresso all’edificio è inagibile e transennato dal marzo del 2022 dopo un cedimento.
Un iter lungo e pieno di intoppi. Il fabbricato è stato costruito nel 1950 con struttura architettonica in stile razionalista, dunque è sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza. Le scale dissestate sono state sottoposte a prove di carico per verificarne la tenuta. E dopo le ultime verifiche effettuate lo scorso giugno, i tecnici hanno constatato come nel frattempo, durante gli anni passati senza realizzare gli interventi, si siano verificati altri cedimenti strutturali. I problemi non riguarderebbero più soltanto la scala, ma tutta la struttura esterna. Dunque, visti gli esiti delle verifiche, non si è dato corso al progetto precedentemente redatto, ma si è ritenuto opportuno – come si legge nella delibera di giunta di Palazzo Cernezzi -procedere con un nuovo iter. Ieri è quindi stato approvato l’aggiornamento del documento di indirizzo alla progettazione (DIP).
Lievitati i costi dell’intervento, che sono passati dai 100mila euro iniziali ai 300mila euro del nuovo progetto.
“L’aumento del costo deriva dalle lavorazioni maggiori che sono state previste dopo la prova di carico con esito negativo. – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Ciabattoni – Si parla di un intervento di manutenzione straordinaria della manica su via Gramsci, che comprende la scala principale, il ballatoio e la scala secondaria. La progettazione da parte di un ingegnere dovrà essere affiancata da un architetto abilitato poiché l’immobile è sottoposto e tutelato dalla competente Soprintendenza archeologica. Il cronoprogramma detta l’inizio dei lavori per il 1° maggio 2026 e la fine per il 30 agosto 2026”.
Si dovranno attendere ancora cinque mesi, dunque, se tutto finalmente andrà bene, per vedere l’inizio degli interventi di sistemazione della scala. Saranno passati oltre quattro anni dal cedimento che ha portato alla chiusura.





