“Sono il maresciallo dei carabinieri”. La presentazione, al telefono, era una delle più gettonate tra i truffatori. Il seguito, era una delle numerose varianti del copione: “Dobbiamo controllare i suoi gioielli, per accertare che non siano la refurtiva di una rapina”. Un raggiro che, in rapida successione, ha permesso ai malviventi di portare a termine tre truffe tra Cernobbio e Colonno. Le indagini dei veri carabinieri però sono sfociate in un’ordinanza di arresto dei due presunti responsabili, una donna di 34 anni della provincia di Napoli e un 48enne greco in Italia senza fissa dimora.
L’ordinanza di custodia cautelare del tribunale di Como è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Menaggio nelle scorse ore. Arrestata e portata in carcere a Napoli Secondigliano la donna, residente ad Arzano. Tuttora ricercato il greco, che risulta al momento irreperibile.
Le indagini dei carabinieri di Cernobbio e della compagnia di Menaggio sono state avviate dopo tre truffe in rapida successione messe a segno il 16 e 17 ottobre scorsi nei comuni di Cernobbio e Colonno. Le vittime, anziani di 82, 84 e 88 anni residenti nei due paesi lariani, sono stati derubati di gioielli, orologi e oggetti preziosi.
Le vittime hanno ricevuto la telefonata a casa di un finto carabiniere. Il sedicente maresciallo annunciava che a breve si sarebbe presentato un collega dell’Arma per accertare che i gioielli custoditi nell’abitazione non fossero il bottino di una rapina in gioielleria.
Una volta entrato in casa, il finto carabiniere chiedeva di poter vedere tutti i gioielli e gli oggetti preziosi, per poi allontanarsi repentinamente, portando via orologi e monili, invitando le vittime a recarsi in caserma per regolarizzare gli atti. Una volta che il sedicente maresciallo era uscito, gli anziani hanno realizzato di essere stati truffati e hanno dato l’allarme. Le indagini avviate subito dopo le denunce hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili, accusati di truffa aggravata.





