In Ucraina, il conflitto è arrivato al 59esimo giorno. I profughi in fuga dalla guerra continuano a cercare accoglienza e in Italia la Lombardia rimane tra le principali destinazioni. A Como, in base agli ultimi dati raccolti dal Comune, il numero di cittadini ucraini iscritti al portale della prefettura sale a 205. Tra questi, 34 hanno trovato accoglienza grazie all’aiuto di Caritas a Casa Nazareth. Gli sfollati sono soprattutto persone con fragilità, anziani, donne e bambini. Proprio per quest’ultimi è stata fin dall’inizio di primaria importanza l’integrazione nel tessuto sociale e a Como ad oggi 18 minori frequentano la mensa delle elementari.
Per affrontare l’emergenza, spiega Angela Corengia, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Como, l’amministrazione è al lavoro con Caritas che attualmente ha in carico il piano di accoglienza. “Le donazioni dei cittadini”, sottolinea Corengia, “sono state destinate dal Comune alla Caritas. È infatti Caritas che si sta occupando soprattutto di donne e bambini accolte non solo da privati ma anche nei centri”. La raccolta di aiuti economici è in corso e ammonta a oltre 400 mila euro.
Sebbene secondo Corengia a Como il numero di profughi ucraini sia in diminuzione, rimane alta l’attenzione sulla crisi umanitaria. Sulla pagina web del Comune è sempre in primo piano il link alla piattaforma dei Servizi Sociali, portale che ha l’obiettivo di garantire misure concrete di solidarietà. Il Comune di Como, la Protezione Civile in unione con Caritas, Croce Rossa Italiana e altre realtà del territorio comasco si sono mobilitati per garantire l’accoglienza dei profughi e sul sito sono presenti tutte le informazioni riguardanti le raccolte fondi, ma anche i posti letto disponibili per i profughi e poi dove e come trovare pasti caldi, possibilità di impiego e servizi riservati ai minori.