Housing sociale: dieci nuovi progetti finanziati con oltre 2,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo sul territorio, due in provincia di Como, dove il contributo arriva a 400mila euro.
I progetti finanziati permetteranno di attivare nuove soluzioni di housing sociale destinate a chi si trova in maggiore difficoltà, ampliando l’offerta di alloggi accessibili e garantendo percorsi di accompagnamento per favorire l’autonomia delle persone accolte. Inoltre, prevedono interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, con un impatto positivo sia sul risparmio energetico sia sull’ambiente.
Dal 2000 ad oggi, la Fondazione ha sostenuto 413 progetti deliberando contributi per circa 80 milioni, attivando quasi 7.000 posti letto a beneficio di soggetti svantaggiati.
Il primo progetto comasco, “Da Marco a Turate”, che vede un contributo di 300 mila euro, nasce nel comune di Turate dalla collaborazione tra l’Associazione Le Mani di Marco Onlus e la Cooperativa Sociale SOS Villaggi dei Bambini di Saronno e prevede la ristrutturazione di un edificio adatto ad ospitare quattro unità abitative destinate a sette nuclei mamma-bambino, per un totale di 19 posti letto. Il progetto “La Casa in Testa”, che conta su un contributo di 100 mila euro, proposto dalla Cooperativa Sociale SocioLario, prevede la ristrutturazione di due appartamenti, uno concesso dal Comune di Como e l’altro della proprietà della Cooperativa, per realizzare due alloggi destinati a persone con disabilità e capaci di accogliere ciascuno quattro persone.
“La creazione di spazi abitativi protetti e strutturati favorisce percorsi di stabilità e reinserimento sociale, – commenta Monica Testori, membro comasco della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo – contribuendo alla costruzione di comunità più coese”. “L’azione sul territorio comasco si inserisce in una visione di sviluppo locale orientata anche al rafforzamento del welfare abitativo. – dichiara Enrico Lironi, membro del Consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo – Attraverso la collaborazione con realtà del terzo settore, si promuovono soluzioni residenziali inclusive capaci di rispondere in modo concreto e duraturo ai bisogni emergenti soprattutto per le fasce più fragili della popolazione”.