Riunione blindata a Palazzo Cernezzi per discutere del futuro delle scuole di Como. L’incontro è iniziato poco dopo le 17. Un pomeriggio teso, una discussione di oltre due ore, a porte chiuse, tra il sindaco e quattro presidenti del consiglio d’istituto, cioè Como Borgovico, Como Nord Ponte Chiasso, Como Lora Lipoma e Como Centro città. Presente anche la vicesindaco, Nicoletta Roperto.
Scuole e Comune, l’incontro a Palazzo Cernezzi
Il piano di razionalizzazione voluto dal sindaco Alessandro Rapinese scuote Como. Al centro dell’incontro il futuro della scuola Corridoni, destinata dal prossimo anno alla chiusura, almeno nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, ma non solo. Molteni, Porcellana, Ballerini e Grisoni, i quattro presidenti dei diversi consigli di istituto, hanno presentato le loro proposte nella speranza di trovare un punto di incontro e una mediazione che possa accontentare anche il Comune e il sindaco, rimasto finora fermo sulle sue posizioni.
Si parte dalla scuola Corridoni, già al centro di un importante dibattito che ha coinvolto tanto le famiglie quanto la politica, con le opposizioni che si sono scagliate contro la scelta del Comune di Como. Una struttura con evidenti segni del tempo, quella di via Giuseppe Sinigaglia, che il primo cittadino comasco aveva anche immortalato in un video. A presentare il suo punto di vista, e possibili alternative, è Simone Molteni, che di fronte ai dati presentati dal sindaco Rapinese ha evidenziato, dice testualmente, “errori enormi sia in merito all’analisi dello stato di fatto sia sulle previsioni future“.
Al centro della discussione anche la scuola di Ponte Chiasso, che fa parte dell’istituto comprensivo Como Nord Ponte Chiasso appunto, e l’infanzia di Salita Cappuccini, che rientra invece nel circuito scolastico di Como Lora Lipomo. Entrambe, secondo il piano annunciato dal Comune, sono destinate alla chiusura. A farsi portavoce delle richieste, rispettivamente, Mirko Grisoni e Andrea Ballerini. Infine, si è discusso del ridisegno della scuola di via Magenta. In particolare, come riferito da Marco Porcellana, presidente del consiglio di istituto Como Centro Città, la scuola media succursale di via Virgilio verrebbe trasferita nell’istituto di via Parini, mentre la scuola di avviamento professionale andrebbe in via Virgilio. Particolare attenzione da parte di Porcellana anche per i bambini dell’ex asilo Sant’Elia, che dopo la chiusura sono stati trasferiti nella scuola primaria di via Viganò, “una struttura con spazi non adatti a bambini così piccoli”, spiega il presidente del consiglio di istituto.
Scade oggi, infine, il termine di 60 giorni entro cui il Comune può presentare ricorso al Tar per la sentenza che ha mantenuto aperta la scuola di via Perti, nella speranza – così auspica il Comune di Como – che non sia ancora detta l’ultima parola sul futuro della scuola elementare già al centro delle polemiche e che il sindaco Rapinese vorrebbe chiudere. C’era anche lui in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico.