(ANSA) – TORINO, 04 DIC – "Ovviamente, soprattutto sotto le feste, il tema della carcerazione, del sovrannumero, è ancora più delicato, perché sappiamo che in questi periodi la sofferenza di vivere in certi luoghi inadeguati è maggiore. Quindi noi pensiamo davvero che, data la situazione globale e il fatto che i numeri non si sono modificati, un provvedimento di indulto nelle forme che riterrà opportuno il governo avrebbe un significato di apertura, di sensibilità e che quindi non può che essere un qualcosa di positivo. Vediamo se il governo riterrà di raccogliere questo appello, che è venuto anche da dei rappresentanti del governo, e che quindi credo che sia oggetto anche di un dibattito interno, che noi osserviamo con la massima attenzione". Così all’ANSA il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, a margine di un evento organizzato dalla rivista ‘La Magistratura’ a Torino, presso il Circolo dei lettori e delle lettrici. "Il sovrannumero è di più di 10.000" e quindi, spiega Parodi, "gli interventi credo che non potrebbero limitarsi a un’unica scelta, ma articolarsi su più punti. Sicuramente una revisione della normativa, delle condizioni per la liberazione anticipata. Sicuramente una revisione appunto degli strumenti di carattere generale. Sicuramente anche interventi in grado di mettere la magistratura di sorveglianza, che ha un carico di lavoro enorme, nella condizione di poter valutare meglio e con più efficacia e rapidità tutte le situazioni che invece meritano l’attenzione specifica, ossia un giudice in grado di calarsi in una lettura dettagliata delle condizioni dei singoli detenuti: questo potrebbe essere anche molto importante". (ANSA).






