Tempi incerti per la riapertura del palaghiaccio di Casate, chiuso per problemi alla copertura dopo il vento e la pioggia degli ultimi giorni. L’assessore allo Sport del Comune di Como Marco Galli non nasconde la preoccupazione: <L’ultimo controllo sullo stato della copertura risale al 6 settembre scorso. Bisogna capire cosa possa essere accaduto in così poco tempo per ridurlo in questo stato pietoso>, dice.
Intanto c’è la rabbia delle società sportive che si ritrovano con la struttura chiusa senza sapere fino a quando. Questo perché gli interventi tampone – e dunque non risolutivi del problema – ipotizzati per “tappare” i buchi che si sono aperti sul tetto potranno essere eseguiti solo con il bel tempo. O meglio dopo che il tanto atteso sole avrà asciugato le zone dove si dovrà lavorare.
Questa mattina i tecnici hanno fatto un sopralluogo. <La guaina impermeabile che consente al tetto di assorbire l’acqua è ormai completamente da sostituire – dice Marco Benzoni, direttore della Csu – Si son formati buchi in più punti. Adesso non si può che provvedere con interventi tampone per garantire la tenuta del tetto e per arrivare alla fine della stagione sportiva. Poi si dovrà necessariamente pensare alla sostituzione globale della guaina. Si tratterà di un’operazione non da poco>.
E intanto infuria la polemica a partire dall’intervento del consigliere Alessandro Rapinese che in un video su facebook ha mostrato la situazione in cui si trova la pista del ghiaccio dove sono stati posati diversi teloni per coprire il manto ghiacciato laddove cade l’acqua. <È una vergogna – dice – La realtà penosa in cui versa il palazzetto è conosciuta da tempo. Non bisognava aspettare questo ennesimo episodio per capirlo. E i politici cosa fanno? Nulla. Si perdono dietro a sciocchezze e altri eventi invece di pensare alla città e ai tanti sportivi che sono attualmente senza una pista dove potersi allenare>.