L’ultima battaglia politica del mandato Lucini si giocherà probabilmente su un piano del traffico che, peraltro, non sarà approvato prima delle elezioni. Schermaglie di fine quinquennio, che troveranno il terreno di scontro giovedì prossimo a Palazzo Cernezzi.
A innescare la miccia, una convocazione per certi versi inattesa. Quando ogni altra trattazione del Piano del Traffico sembra ormai demandanta alla prossima amministrazone, la presidente della Commissione comunale Mobilità, Andrée Cesareo, esponente del Pd, ha invece convocato per il 20 aprile l’organismo. Appuntamento che in pochi si aspettavano, poiché per ammissione stessa dell’assessore alla partita, Daniela Gerosa, le possibilità che il consiglio comunale nella sua interezza possa occuparsi prima dello scioglimento della questione sono nulle.
Eppure, Cesareo ha fissato la data, dando – via Facebook – una motivazione politica precisa: “Il senso – ha scritto Cesareo – è lasciare in eredità alla prossima amministrazione il piano. Chiunque verrò – ha aggiunto la presidente di Commissione – dovrà, se vorrà, semplicemente portare il documento in consiglio comunale, mentre la commissione approfondirà sul piano tecnico e politico il tema”.
Una volontà non priva di rischi, visto che la Commissione, formata di 8 membri, può contare sui voti certamente favorevoli di non più di 3-4 membri di maggioranza. L’altra metà dei componenti, tra consiglieri di minoranza e critici del centrosinistra, è orientata tra astensione e voto contrario. Particolarmente dura è stata Eva Cariboni, ora candidata nella lista Civitas per Bruno Magatti sindaco: “Se davvero il piano del traffico non approderà mai in consiglio – ha affermato Cariboni – la sua valutazione in commissione è un inutile esercizio di stile. La commissione secondo me è organo tecnico a servizio dei lavori consiliari, non ha alcun senso valutare dei programmi/progetti che non arriveranno in aula”.