Rally Aci Como Etv 2018: a due giorni dalla chiusura iscrizioni, la gara lariana registra già un alto numero di equipaggi.
Segno, questo, del fatto che i piloti di rally – dagli equipaggi amatoriali ai campioni più affermati – apprezzano Como, il percorso e l’ospitalità del territorio, e non vedono l’ora di confrontarsi tra curve e tornanti lariani.
Oggi la presentazione ufficiale della corsa a Villa d’Este di Cernobbio.
Le auto e gli equipaggi scenderanno dal palco di piazza Cavour venerdì 19 ottobre alle 14.15: una bandiera tricolore sul parabrezza sancirà l’inizio della corsa, valida per il Campionato Italiano Wrc.
Trasferimento verso il Triangolo Lariano e prime quattro prove speciali: due passaggi sulla Nesso-Veleso-Zelbio e due sulla Ghisallo, prima di tornare a Como per il riordino.
Ancora più intenso il secondo giorno, sabato 20 ottobre, con cinque prove speciali in programma nelle valli lariane. Tre passaggi sull’Alpe Grande e due sulla Val Cavargna, prova regina del rally lunga quasi 30 chilometri. L’arrivo del vincitore è previsto sabato sera, alle 18, in piazza Cavour a Como.
Si concentrerà sabato 20 ottobre sulle valli lariane la seconda gara della manifestazione, il Rally Nazionale Aci Como: una gara più corta e più abbordabile, ma altrettanto spettacolare e combattuta.
Da segnalare anche il secondo Rally Storico Aci Como, in programma venerdì 19 e sabato 20 ottobre sul Triangolo Lariano e nelle valli, al seguito della gara Wrc. E’ l’occasione per ammirare in azione alcune tra le auto da corsa più affascinanti e preformanti della storia dell’automobilismo.
Dal punto di vista sportivo, il Rally di Como sarà un appuntamento decisivo: assegnerà infatti il titolo italiano Wrc. A giocarselo tre piloti: il bresciano Stefano Albertini, il vicentino Manuel Sossella e Corrado Fontana, comasco, pilota di casa.
Le prove speciali ricalcano quelle della precedente edizione: l’unica modifica è nello shakedown, la prova delle vetture, che si svolgerà sulla Asso-Sormano venerdì 19 ottobre alle 8.30.
Il percorso del rally di Como è storicamente molto selettivo. Tirare i remi in barca, per un pilota, può significare lasciare sulla strada secondi preziosi. Al tempo stesso, esagerare è rischioso, perché le prove sono piene di insidie e anche il fondo stradale, complice la stagione autunnale, può cambiare repentinamente.
Per essere il “re” di Como serve un perfetto equilibrio tra azzardo e calcolo, tra velocità e gestione della gara, tra piede destro e testa.