“C’è sicuramente voglia di sviluppare un progetto in modo funzionale per lo stadio, stiamo avendo contatti su più fronti, vogliamo realizzare qualcosa di importante che sia studiata in ogni dettaglio”. Così Michael Gandler, amministratore del Como. Parole che confermano sia i contatti con il gruppo lombardo, guidato dall’immobiliarista comasco Francesco Ugoni, sia quelli con altri soggetti interessati alla riqualificazione dello Stadio Sinigaglia. L’impianto cittadino è sotto i riflettori da giorni, da quando cioè un’altra cordata si è fatta avanti. Nessun progetto – è bene ricordarlo – è però stato al momento presentato ufficialmente. Ieri si è tenuto a Palazzo Cernezzi un incontro tra sindaco, assessori e Francesco Ugoni. Una riunione nella quale si è parlato innanzitutto dell’iter e delle procedure in quanto si tratta di una struttura pubblica vincolata dalla Soprintendenza e immersa in una zona residenziale con connotazioni storico-architettoniche di assoluto pregio.
Dopo le prime risposte la parola passerà al gruppo lombardo interessato all’operazione che svolgerà le dovute valutazioni (economiche e tecniche) per poi passare – se deciderà di proseguire – allo sviluppo concreto del progetto. Un progetto che – come confermato dal sindaco, Mario Landriscina – dovrà necessariamente tenere conto delle esigenze della squadra di calcio che continuerà a giocare al Sinigaglia.
I primi incontri tra Ugoni e i vertici del Como sono iniziati già nei mesi scorsi. Oggi – è noto – lo stadio è affittato al Como, che vi gioca le partite casalinghe. La nuova società guidata di Michael Gandler occupa pure alcuni uffici. Una delle prime richieste avanzate dai nuovi proprietari anglo-indonesiani della squadra è stata proprio la possibilità di gestire l’impianto per un tempo più lungo, almeno 12 anni (6+6), impegnandosi in cambio a presentare un progetto di riqualificazione da circa 60 milioni di euro.
“Abbiamo incontrato più persone – conferma Gandler – vogliamo lavorare nel miglior modo possibile per sviluppare un progetto importante, per questo – conclude – non vogliamo correre ma procedere con serietà valutando tutti gli aspetti con la dovuta attenzione”.