“Conto di inserire il tema nell’ambito del Piano del Traffico. Il 2020 sarà un anno di confronto nell’interesse della città”: l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella interviene in merito allo studio presentato dal consigliere di Civitas, Bruno Magatti, che mette a confronto il regolamento di disciplina sui parcheggi a Como con quello di altre città, in cui il costo della sosta per residenti è di gran lunga inferiore se non addirittura gratuito. “Non abbiamo preso in considerazione lo studio presentato dal consigliere Magatti, ma questo non significa che non lo faremo mai – dice Bella – Noi abbiamo posti sul lungolago a 1 euro o 1 euro e 50 centesimi l’ora. C’è una disparità di tariffe e trattamenti che merita un’analisi complessiva. Magatti – aggiunge l’assessore – si è concentrato sulla sosta per residenti, ma ha avuto cinque anni di giunta per prendere in mano la situazione”.
Le dichiarazioni del consigliere di Civitas, che è intervenuto sulle pagine del Corriere di Como, hanno riguardato anche Como Servizi Urbani, la società interamente comunale che gestisce i parcheggi e che incassa ogni anno dai posti per residenti 250 mila euro più iva. “Mi chiedo quanti di questi soldi siano stati reinvestiti in favore dei cittadini – ha detto Magatti – Non c’è alcuna ragione perché Csu debba lucrare sui bisogni di una parte dei comaschi”. Immediata la replica della società. “Csu versa al Comune di Como per il solo settore sosta un canone annuo di oltre 3 milioni più Iva – spiegano – Inoltre l’utile finale della gestione è a disposizione dell’amministrazione, poiché Csu è società inhouse del Comune, non fissa le tariffe né stila i regolamenti, si limita ad applicare quanto stabilito all’amministrazione”.
Lasciare la propria auto vicina a casa non dovrebbe essere una comodità pagata cara, ma una possibilità offerta ai residenti. E tariffe troppo alte potrebbero disincentivare l’acquisto o l’affitto di appartamenti in città. “Si finisce con il pagare tutto e un po’ troppo – commenta Claudio Bocchietti, vicepresidente di Confedilizia – Il Comune dovrebbe dare dei servizi, non fare cassa”.