La circolare inviata ieri dal Viminale riguardo alla possibilità concessa ad un solo genitore di camminare all’aperto con i propri figli minori in prossimità della propria abitazione, ha creato più di una reazione tra cittadini e mondo politico.
Se da una parte il dibattitto aperto è tra chi sostiene sia necessario dare la possibilità ai bambini di uscire dopo un mese di isolamento in casa, dall’altra c’è chi trova questo provvedimento troppo precoce e rischioso per la salute.
Un chiarimento arriva dalle prefetture, l’attività motoria consentita, non va intesa come equivalente all’attività sportiva ad esempio allo jogging, ma solo alla possibilità di trascorre qualche minuto all’aria aperta, muovendosi nelle strette vicinanze della propria abitazione.
La circolare permette anche lo spostamento, sempre nei pressi della propria abitazione, di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, se riconducibili a motivazioni di necessità o salute.
“Non e’ questo il momento di abbassare la guardia. La Circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”. E’ la dura reazione l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione alle indicazioni diramate dal Viminale. “Il provvedimento ministeriale – aggiunge l’assessore Gallera – potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno pero’ consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus”.
“La luce in fondo al tunnel – conclude Gallera – rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana.”