La sperimentazione dei servizi di trasporto collettivo a chiamata è al centro della mozione del Movimento 5 Stelle approvata ieri dal consiglio comunale di Como. “Nei comuni medio piccoli, la domanda di spostamenti tra destinazioni interne, non può essere soddisfatta con servizi di trasporto di linea classici poiché i costi risulterebbero poco sostenibili. – si legge nel documento firmato dal consigliere del Movimento, Fabio Aleotti – Per garantire un servizio nei casi in cui l’utenza risulta scarsa o le fasce orarie hanno una domanda molto limitata, una soluzione efficace è spesso rappresentata dal trasporto collettivo a chiamata, uno strumento che consente di offrire orari e itinerari flessibili”. L’utente può prenotare la corsa attraverso il telefono o l’e-mail, viene prelevato a casa o alla fermata più vicina dell’autobus e paga una tariffa uguale o poco superiore a quella di un biglietto del bus. “L’implementazione dei servizi di trasporto collettivo a chiamata costituisce un ulteriore elemento per una mobilità sostenibile e per il miglioramento dell’ambiente”, commenta Aleotti. Molti Comuni lombardi già utilizzano e sperimentano questo tipo di servizio con un buon riscontro da parte dell’utenza. La mozione chiede dunque al sindaco e alla giunta di “attivarsi nei confronti dell’agenzia di trasporto pubblico locale per valutare la possibilità di migliorare l’offerta del servizio sia con la rimodulazione di orari e numero di corse sia con l’attivazione di trasporto collettivo a chiamata nel territorio comunale”.