Salta l’incontro annunciato per oggi tra i dirigenti del Como e gli amministratori e i tecnici di Palazzo Cernezzi. Il vertice è stato spostato a martedì prossimo, forse per un impegno del sindaco. Slitta dunque di 72 ore il nuovo faccia a faccia che avrebbe potuto essere risolutore, almeno nelle intenzioni della società di via Sinigaglia. La questione non è però così semplice. In settimana si è continuato a lavorare alla stesura della nuova convenzione. Il Como ha presentato una sua proposta che il Comune ha vagliato e rispedito al mittente con molte correzioni. Faticoso trovare un’intesa. I 12 anni di contratto sono tanti e devono trovare una giustificazione solida, che non può essere soltanto il rifacimento del campo con un manto sintetico. Il Comune chiede alla società di accollarsi alcune manutenzioni e non sono chiari i tempi e le modalità di presentazione del progetto tecnico di rifacimento del terreno di gioco. Secondo l’assessore allo Sport Marco Galli, “le due discussioni vanno in parallelo”.
Nel frattempo, però, si dibatte se e quanto sia giusto vincolare la città a una convenzione di 12 anni che prevede unicamente il rifacimento del manto erboso. Se la maggioranza appare più scettica, gli assessori delegati alla trattativa difendono la possibilità di un’intesa. “È un punto di partenza – dice Galli – che garantisce loro di giocare e non esclude alcuna progettualità più importante”. “Partiamo dal piccolo per arrivare al grande – aggiunge l’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano – Forse dovremmo imparare a discutere delle cose soltanto quando vengono realmente presentate”.
Intanto, i tifosi fanno di nuovo sentire la loro voce. Ieri su Internet è stata annunciata la nuova manifestazione di protesta, da tenersi, come la precedente, fuori dal consiglio comunale lunedì 27 luglio. “Noi le promesse le manteniamo!”, è il chiaro avviso lanciato dai tifosi verso Palazzo Cernezzi.