Omicidio colposo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. La procura di Como ha chiuso le indagini e chiesto il processo per il 24enne di Moltrasio che era alla guida della Fiat Panda uscita di strada e volata nel lago la notte tra il 2 e il 3 giugno scorsi a Como, in via per Cernobbio. L’incidente è costato la vita Tatiana Ortelli, rimasta intrappolata nella macchina che si è inabissata.
Il pubblico ministero Antonia Pavan, titolare dell’indagine, nelle scorse ore ha chiesto il processo con giudizio immediato per Nikolai Saldarini, il giovane che guidava l’auto e deve rispondere di omicidio colposo, aggravato perché il suo tasso alcolemico era superiore ai limiti consentiti. Dopo l’incidente era stato arrestato e trasferito in carcere al Bassone, poi aveva ottenuto i domiciliari. La difesa del 24enne ha la possibilità di chiedere riti alternativi.
Tatiana e Nikolai avevano trascorso la serata del 2 giugno scorso nel centro di Como. Sulla strada di casa, in via per Cernobbio, Nikolai, operatore socio sanitario e volontario della Croce Rossa, aveva perso il controllo della Fiat Panda, aveva sbattuto contro il muro e poi aveva sfondato il parapetto ed era volato nel lago.
Il 24enne era riuscito a uscire dalla macchina e aveva provato invano a liberare anche Tatiana, che era rimasta purtroppo bloccata nell’abitacolo dell’auto sprofondata nel lago. L’autopsia ha confermato che la ragazza è annegata. Il suo corpo era stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco alcune ore dopo l’incidente.