Ennesima fumata nera sulla Commissione speciale sicurezza e nuova impasse del consiglio comunale di Como. La seduta ieri sera è stata sciolta in anticipo, senza nemmeno votare sulla delibera che prevede l’istituzione del nuovo ente al centro di una contesa politica che si trascina da settimane.
Il blocco è legato alla definizione del numero di consiglieri per la maggioranza assoluta, 18 su 33 secondo il parere del segretario facente funzione Marina Ceresa, 17 secondo un’altra interpretazione. La questione è stata rimessa nelle mani del presidente del consiglio comunale, Anna Veronelli, chiamata dall’assemblea ad esprimere un parere.
<E’ una situazione che non si era mai verificata prima – dice Anna Veronelli – Tocca a me, sentiti i vice presidenti e il segretario esprimere un parere sul numero per la maggioranza assoluta. Poi, l’aula potrebbe accettarlo oppure, con un numero minimo di cinque consiglieri, fare ricorso e chiedere il voto dei consiglieri comunali>.
Una querelle tutta politica, segnale di una lotta interna alla maggioranza che ancora non si è risolta, ma che rischia di bloccare le attività del consiglio. Senza contare l’immagine che trapela all’esterno di una battaglia difficilmente comprensibile dall’opinione pubblica.
<Il consiglio non può votare delibere e provvedimenti che richiedono la maggioranza assoluta, come appunto la Commissione speciale – dice Anna Veronelli – Le altre attività possono procedere normalmente. Anche ieri però, la scelta dell’aula è stata di non procedere la seduta evitando il voto sulla commissione e passando ad altri argomenti>. Non è ancora chiaro quando la presidente del consiglio depositerà il suo parere. <Mi prendo il tempo che serve>, chiude Anna Veronelli.