Leghisti ai ferri corti. Da una parte Norman Gobbi, presidente del consiglio di Stato del Ticino ed esponente della Lega dei Ticinesi, dall’altra Roberto Maroni, governatore della Lombardia e uomo della Lega Nord.
Nel corso di un’intervista alla Radio della Svizzera Italiana, Maroni critica aspramente alcune nuove disposizioni nei confronti dei frontalieri, come l’obbligo di presentazione del casellario giudiziale. Il governatore della Lombardia lancia una provocazione nei confronti del cantone di lingua italiana: <Senza i frontalieri il Ticino si ferma – ha detto Maroni – Se Gobbi continua con questa ostinazione nel porre ostacoli all’ingresso dei frontalieri, bisognerà dire ai 60’000 lavoratori italiani che giornalmente vengono in Ticino di stare a casa per un mese. Pagheremo noi lo stipendio>.