Niente burqa, ma in generale divieto di ingresso con volto coperto negli ospedali e negli edifici pubblici di Regione Lombardia. Entreranno in vigore da domani, 1° gennaio, le nuove disposizioni in materia di rafforzamento della sicurezza all’interno di enti e società facenti parte del sistema regionale. “Esiste una legge nazionale in tal senso e noi abbiamo adeguato il nostro regolamento” aveva detto il governatore lombardo Roberto Maroni a inizio dicembre, spiegando il provvedimento. Regole più stringenti, dunque, da domani tanto che in queste ore, negli ospedali e negli uffici pubblici lombardi, stanno comparendo i cartelli che illustrano il divieto, con tanto di scritta tradotta in inglese, francese e arabo. “Per ragioni di sicurezza è vietato l’ingresso con volto coperto” recita il cartello che mostra tre esempi: un casco, un passamontagna e un velo integrale. Ricevute le indicazioni, per le strutture interessate è tempo di adeguarsi. Per esempio all’ospedale Sant’Anna. “Aderiamo alle indicazioni di legge nazionali e regionali” spiega Marco Onofri, direttore generale dell’azienda ospedaliera e tra poche ore della nuova Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana. “Siamo ligi alle disposizioni che abbiamo ricevuto – continua Onofri – e appenderemo i cartelli sia all’interno delle postazioni del personale sia nelle sale d’attesa. Certamente il nostro compito è curare le persone e salvare vite umane, perciò le azioni di triage verranno messe in atto sempre e per quanto possibile cercheremo di rispettare le differenze di genere. Qualora un paziente rifiutasse l’accertamento dell’identità, chiederemo alle forze dell’ordine di intervenire”.