All’indomani di una delle retromarce più clamorose della sua amministrazione, il sindaco di Como, Mario Lucini non punta il dito contro nessuno, nemmeno contro l’assessore alla Cultura, Luigi Cavadini. Parla “semplicemente” di difficoltà a superare gli ostacoli. Difficoltà che avranno una conseguenza pesantissima per la città: Como nel 2016 non avrà una grande mostra a Villa Olmo.
L’offerta, arrivata a fine marzo, da parte di una società che aveva proposto un progetto culturale fondato sull’opera di Fortunato Depero non troverà dunque compimento. E così per la prima volta dal 2004 la città non avrà l’evento culturale di punta.
Da sempre molto critico sul lavoro del suo successore, oggi da Dubai dove sta curando l’esposizione su Picasso e Mirò, interviene duramente il papà delle grandi mostre, l’ex assessore alla Cultura ora consigliere comunale d’opposizione, Sergio Gaddi: <Sono amareggiato, non pensavo si arrivasse a questo>.