Scarsi collegamenti est-ovest, un interscambio ferro-gomma totalmente assente, l’opportunità offerta da Alptranist mancata dal territorio comasco.
Luca Guffanti, presidente di Ance Como – associazione di costruttori edili – punta il dito sulla carenza di infrastrutture nella provincia di Como.
L’ha fatto oggi, durante l’assemblea annuale dell’associazione. La dotazione infrastrutturale, ha detto Guffanti, insieme con la liquidità è l’elemento determinante per la possibile ripresa.
Dotazione che, secondo il presidente Ance, è inadeguata.
<Sono decisamente carenti le direttrici est-ovest, sia a sud della Provincia – dove si attende il completamento della Pedemontana fino a Bergamo – sia a nord – con il tanto sospirato collegamento Varese Como Lecco. Oggi è attivo solo un piccolo tratto della tangenziale di Como. Senza poi parlare del nodo irrisolto della viabilità sulla sponda occidentale del lago>.
Per le merci, precisa poi Guffanti, non esiste un interscambio ferro-gomma. <L’opportunità generata da Alptransit avrebbe dovuto essere sfruttata dal nostro territorio con maggiore determinazione>. Anche i collegamenti ferroviari con Milano, ha aggiunto Guffanti, dovrebbero essere un’estensione della metropolitana meneghina.
Un’ampia parte della relazione del presidente Ance è stata poi dedicata alla burocrazia e alla selva di leggi che regolano la vita dell’impresa. <Faccio l’esempio del neonato Codice degli Appalti pubblici, il cui impianto normativo, nel tentativo di evitare ogni condotta contraria all’interesse pubblico, ha introdotto un volume di adempimenti, interpretazioni, linee guida, decreti attuativi tali da costringere stazioni appaltanti ed aziende oneste a tortuosi quanto costosi percorsi procedurali>.
In conclusione, il presidente ha salutato il direttore di Ance Como, Valter Ferrario, che conclude la sua esperienza dopo 36 anni di lavoro nell’associazione.